Roma, buona la prima per Juric: contattato prima dell'esonero di De Rossi, i retroscena
Buona la prima per Ivan Juric. Il successo della Roma sull'Udinese, all'esordio in panchina del tecnico croato e sotto gli occhi di Giuseppe Riso, che ne ha curato lo sbarco nella Capitale e che ieri era presente allo stadio Olimpico, ha ammorbidito il clima. Bollente, dopo l'esonero di Daniele De Rossi, la contestazione e le dimissioni di Lina Souloukou, messa sotto scorta dopo le inaccettabili minacce arrivate da parte della tifoseria giallorossa.
Juric, del resto, era stato sin da subito il primo nome sul taccuino della dirigenza giallorossa. L'ex allenatore del Torino, secondo i retroscena raccolti da TMW, era stato contattato già nella giornata di martedì, prima dell'esonero di De Rossi, che avrebbe scoperto solo l'indomani, a Trigoria, di una decisione di fatto già presa da diverse ore.
E gli altri nomi? Il candidato più illustre è stato Massimiliano Allegri: il tecnico livornese aveva dato una disponibilità di massima a sedersi sulla panchina giallorossa, e non ne avrebbe fatto una questione economica. Alla fine, però, anche questo è stato un tema decisivo per la scelta di Juric: guadagnerà comunque meno di quanto sarebbe stato realistico proporre all'ex Juventus. Inoltre, la rosa dei capitolini è stata ritenuta composta da giocatori più funzionali al suo gioco.
Una decisione, quella di puntare su Juric, arrivata nonostante il ds Florent Ghisolfi, la cui posizione è anch'essa al vaglio dei Friedkin, caldeggiasse ipotesi estere. Su tutti, i preferiti erano Graham Potter, Franck Haise e Francesco Farioli, quest'ultimo voluto da Ghisolfi già ai tempi di Nizza. Decisiva la preferenza accordata dalla proprietà al profilo di Juric, sia per i costi contenuti - De Rossi, che come noto aveva firmato da poco un triennale, resta a libro paga e pesa sul bilancio - che per la maggior conoscenza del campionato italiano.