Ponciroli: “Calafiori? Giusto andare in Premier. Camarda subito in Serie A”
Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:
Cosa ci lascia questa triste finestra europea della nazionale?
“Si è detto già tutto, mi sarei aspettato le dimissioni in primis di Gravina e in seguito di Spalletti. Lo avrei ritenuto un gesto corretto verso i tifosi italiani, così invece non è stato. Questo modus operandi è una certezza ormai, non si lascia anzi si rilancia. Ho molta fiducia però in Abodi, mi sembra che abbia capito la strada da percorrere. Già quando era alla guida della Serie B mi sembrava un uomo con le idee chiare e con una visione moderna. Magari può essere lui l’uomo giusto per guidare il calcio italiano. Non vedo la luce in fondo al tunnel però, siamo dentro questo tunnel da una vita ormai. C’è stato quel momento inatteso con la vittoria di Euro 2020 che ci ha annebbiato la vista ancor di più e che ha nascosto problemi sempre più evidenti. Mi fa ridere chi dice che con le nazionali giovanili vinciamo tutto, ma poi non giocano questi ragazzi. Tantissimi non vedranno neanche la Serie A, anzi potrebbero addirittura smettere di giocare perché noi siamo fatti così. Il fatto che Calafiori vada in Premier è un bel segnale, brutto per chi segue la Serie A, ma dimostra che quelli bravi bravi possono giocare nelle grandi squadre”.
È diventato più complicato acquistare giocatori in Italia?
“Il problema è che c’è talmente poco di azzurro in circolazione che quel poco lo paghi tanto. Se ci fosse più materiale il prezzo scenderebbe drasticamente, ma se puoi scegliere solo su 50-60 giocatori italiani il prezzo sale inevitabilmente. Faccio una provocazione, sentire che Camarda giocherà in Serie C mi innervosisce. Io volevo vederlo in prima squadra o magari in prestito in Serie A, ma non a guardare gli altri alla panchina. Noi invece siamo contenti perché giocherà in Serie C. No, non va bene. Per me Camarda deve già giocare in Serie A”.
Calafiori fa bene ad andare in Premier o doveva rimanere in Italia?
“Se ti chiama un top club di Premier League come fai a dire di no. Non voglio esagerare, ma parliamo del miglior campionato del mondo con i migliori giocatori del mondo. Se sono forte, sono forte e lo dimostro. Calafiori fa benissimo ad andare in Premier League e se dovesse far bene con l’Arsenal dimostrerebbe di essere un campione per il presente e il futuro della nazionale. Dispiace non vederlo più in Italia, ma sarebbe la scelta giusta”.
Come valuti la scelta della Juventus di mettere Chiesa sul mercato?
“Parto da una premessa, se la Juventus ha stravolto la rosa vuol dire che evidentemente Allegri non aveva in mano una gran rosa. Su Chiesa gli ho dato tantissime chance, quando è in giornata per me è il più forte giocatore italiano, ma ha fatto vedere 4-5 partite da fenomeno, le altre partite sono state tutt’altro. Spero che non accada quello successo con Dybala, ovvero se dovesse andare alla Roma tutti poi insorgono perché la Juve ha venduto il miglior giocatore. Se Giuntoli fa questa scelta la fa perché non può affidarsi a un giocatore che fa una partita da fenomeno e dieci da ectoplasma. La cessione di Chiesa penso sia la scelta giusta per la società e per il giocatore”.