Modena, Mandelli: "Fischi del pubblico? Dispiace, i ragazzi ci mettono l'anima"
Paolo Mandelli, tecnico del Modena, ha parlato ai microfoni di TRC Modena al termine della partita pareggiata per 1-1 al "Braglia" contro il Frosinone: "Dispiace perché sappiamo bene quanto le partite in Serie B vivano sempre di momenti e di situazioni particolari. Nonostante un inizio un po' stentato nei primi 10-15 minuti, la mia squadra ha cominciato a fare discretamente bene, poi abbiamo trovato la superiorità numerica e il gol. In avvio di ripresa c'è stata una buona gestione della palla e siamo arrivati a tirare in porta due o tre volte: potevamo chiudere i giochi, ma non siamo stati bravi a sfruttare queste occasioni. Quando sembra che l'avversario non possa farti male, allenti l'attenzione e un giocatore si ritrova davanti al portiere. C'era ancora tanto tempo, abbiamo poi cercato di mettere in campo tutti i giocatori offensivi a disposizione ma ci è mancata lucidità e non siamo riusciti a trovare il secondo gol. La società e i tifosi volevano tornare alla vittoria, ora siamo qui a piangerci addosso: è giusto fare mea culpa, cercheremo di ripartire".
Il gol subito arriva da un errore della difesa e del portiere, mentre in attacco c'è stata poca precisione...
"Adesso è normale analizzare tutte queste cose, nel calcio basta poco per cambiare la visione delle partite. Nell'intervallo ci eravamo detti di fare giocate sicure e non forzate, ma forse non sono stato troppo convincente. Qualche nostra disattenzione ha permesso al Frosinone di trovare il gol del pareggio".
Il Modena ha fatto un passo indietro nel suo percorso di crescita?
"Dopo la sosta, siamo ripartiti con una sconfitta e ora abbiamo trovato un pareggio in casa. Il risultato sposta l'obiettività sui giudizi, se non avessimo preso quel gol magari ora si sarebbe qui a parlare di un Modena maturo. Dobbiamo ragionare su quanto accaduto e pensare a cosa fare per regalare più gioie ai nostri tifosi".
C'è bisogno di qualche rinforzo sul mercato?
"In questo momento non mi sento di pensare al mercato. Ho la testa sulla partita e sui giocatori che ho a disposizione. Penso a come farli rendere al meglio, in campo vanno loro ma sono io a metterli dentro e a prepararli a livello fisico, mentale e tecnico. Devo cercare di analizzare meglio quello che sto facendo, migliorando in qualcosa".
Il pubblico vi ha fischiati al termine della partita. C'è grande delusione nell'ambiente...
"Ci dispiace, il pubblico ha il diritto di applaudire quando le cose vanno bene ma anche di fischiare quando non gradisce le prestazioni. I ragazzi ci mettono l'anima ad ogni allenamento e cercano sempre di migliorarsi, ma a volte in campo non è facile avere un riscontro. Bisogna avere pazienza".
I tifosi vedono sfuggire la possibilità di lottare per i Playoff?
"Non siamo stati bravi a sfruttare l'onda positiva dopo le due vittorie consecutive contro Reggiana e Pisa, anche se a Brescia siamo andati vicini a vincere. Con i tre punti anche lì, avremmo poi fatto probabilmente un cammino diverso. Dobbiamo essere bravi a riportare il vento alle nostre spalle, cercando qualche vittoria che ci possa dare morale e spinta. Questa squadra ha tutti i mezzi per poterlo fare".
In settimana c'è stato qualche problema legato ad un virus che ha colpito la squadra...
"Sono stati colpiti dal virus tanti giocatori che quest'oggi abbiamo deciso di non utilizzare. Chi ha giocato titolare, non ha avuto alcun problema in settimana".
Mendes e Caso dovrebbero fare la differenza ma sono in difficoltà. Come li vede?
"Da loro due ci si aspettano numeri diversi in fase realizzativa. Sappiamo le qualità di Caso, pensiamo sempre che possa spaccare le difese avversarie. La colpa del loro rendimento è anche mia perché forse non riesco a metterli nelle condizioni ideali per esprimersi".