Parma, Mandela Keita: "Cerco di dimenticare l'esordio in A, di solito non sono così stupido"
Intervistato in patria, Mandela Keita, centrocampista del Parma attualmente impegnato col Belgio Under-21, è tornato sull'espulsione rimediata nell'esordio in Serie A contro l'Udinese. Raggiunto dal portale olandese Het Nieuwsblad, ne ha parlato così: "Cerco di dimenticarlo, perché prendere due gialli da sostituto è stato davvero stupido. Non sono un giocatore stupido, ma il fatto è che non vedevo davvero l'ora di dimostrare. Troppa foga. I primi due o tre giorni successivi non sono stati facili, ma ora ho superato la delusione. La stagione è ancora lunga, ho ancora tempo. Anche se sono arrivato in ritardo di qualche settimana e ora devo entrare in squadra il più velocemente possibile”.
Nel corso dell'intervista, Mandela ha parlato della stagione che attende i ducali: "Obiettivo salvezza? Le nostre ambizioni personali sono un po' più alte, perché abbiamo davvero una buona squadra. Ma quello è l'obiettivo: si tratterà innanzitutto di rimanere umili, lavorare sodo e vincere le gare. Il mio italiano? Lo capisco però non lo parlo ancora bene. Capisco già molte cose, perché dal francese si possono ricavare molte parole e anche il parlato sta migliorando sempre di più, ma non riesco ancora a tradurre tutto".
La chiacchierata prosegue con il suo trasferimento al Parma: “È stata un'estate molto strana. Non esser convocato agli Europei è stata già una delusione, perché volevo davvero mettermi alla prova. L'addio all'Anversa? Mi sentivo pronto per una nuova fase della mia carriera e la società era d'accordo a lasciarmi andare, ma a patto che fosse alle giuste condizioni. Ecco perché c'è voluto molto tempo e non ero sicuro che il trasferimento sarebbe avvenuto. Ma alla fine sono felice che il Parma sia riuscito a prendermi. L'atmosfera ad Anversa era fantastica, soprattutto con i tifosi, ma avevo davvero bisogno di qualcosa di nuovo. Un nuovo paese, una nuova cultura, nuove persone… sono molto soddisfatto.”
In chiusura, un commento sulla mancata convocazione in nazionale maggiore e sul ritorno in Under 21: "Se hai già assaggiato i Red Devils, vuoi essere sempre selezionato. Ma qui ci sono anche giocatori molto bravi e possiamo metterci in mostra, per poi tornare in nazionale maggiore”.