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Padelli spiega la scelta di Udine: "Decisione rapida, un'offerta che non potevo rifiutare"

Padelli spiega la scelta di Udine: "Decisione rapida, un'offerta che non potevo rifiutare"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 1 giugno 2021, 12:06Serie A
di Raimondo De Magistris

Prima intervista da calciatore dell'Udinese di Daniele Padelli, ex vice Handanovic che negli ultimi giorni ha firmato un contratto biennale col club friulano dopo la scadenza del contratto con l'Inter: "La decisione del mio trasferimento è stata rapida. Poco tempo fa ho ricevuto l’offerta dell’Udinese, un’offerta che non ho potuto rifiutare - ha detto - . La stagione che si è appena conclusa è stata un’esperienza meravigliosa che mi ripaga di tutti gli sforzi che ho fatto in passato. È qualcosa di irripetibile. Un po’ di esperienza l’ho fatta, spero di poter essere utile al gruppo e ai tanti ragazzi che magari non conoscono molto bene il campionato italiano. Non vedo l’ora di mettermi a disposizione della società e della squadra.

Dopo Udine mi sono spostato a Torino e poi a Milano. In questi anni ho potuto giocare l’Europa League, un bel bagaglio di esperienze che non vedo l’ora di condividere. Il lavoro durante la settimana, l’essere professionisti dentro e fuori dal campo, non lasciare le cose al caso, è fondamentale per la carriera. Spero di poter trasmettere la professionalità che ho sempre cercato di portare avanti in tutta la mia carriera ai più giovani.

Gli anni di Udine sono stati anni belli ed intensi, era una grande squadra piena di campioni e il Mister era un grande allenatore. Sono stati anni di grandi soddisfazioni. Mi porto dentro dei ricordi belli che sono stati la spinta per tornare.

È ancora possibile sognare nel calcio, basta vedere cosa sta facendo l’Atalanta. È una squadra che nel tempo si è costruita una struttura fuori e dentro al campo che la fa stare stabilmente al vertice del campionato. A mio avviso Udine ha tutti presupposti per ottenere buoni risultati perché è una delle società migliori d’Italia. Ci sono annate positive e annate meno buone ma rimanere in Serie A è un buon segnale. Piano piano bisogna costruire una struttura che porterà l’Udinese ad essere l’Udinese di una volta.

Il calciatore si allena e vive per giocare e sentire l’adrenalina della partita. Giocare titolare è la cosa più bella del mondo. In alcuni momenti della carriera bisogna provare a fare delle scelte diverse per poter assaporare qualcosa di diverso perché se si fanno sempre le stesse scelte si raccolgono sempre gli stessi risultati. L’offerta dell’Inter non era rifiutabile, mi ha dato la possibilità di vincere qualcosa nella mia corriera. È stata una scelta che mi ha tolto alcune presenze ma che mi ha dato tanto altro.

Non ho ancora scelto il numero di maglia, c’è ancora tempo.

Musso mi è sempre piaciuto, a mio avviso è un ottimo portiere con grandi potenzialità. Ha già giocato diversi campionati, è veramente un portiere importante. È giovane e ha ancora margine di miglioramento.

L’Udinese è nel mio destino. Il mio esordio in Serie A l’ho fatto a Udine, Udinese-Bari. Poi sono venuto a giocare all’Udinese, mi sono sposato. Il mio esordio in Serie A con l’Inter l’ho fatto a Udine".

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