Non è una Ligue 1 per italiani, solo Farioli resiste con il Nizza terzo in classifica

Doveva essere una Ligue 1 a forte tinte italiane, con Francesco Farioli al Nizza, Fabio Grosso all'Olympique Lione e Gennaro Gattuso all'Olympique Marsiglia. È andata decisamente maluccio agli ultimi due, incapaci di risollevare i problemi dei rispettivi club: il Lione era partito malissimo con Blanc e ha continuato sulla stessa china con l'ex Frosinone, risollevandosi solamente nelle ultime settimane vincendo tutte le partite e risalendo all'undicesimo posto in classifica, con solo più tre sulla zona rossa. L'OM invece aveva fatto 9 punti in 6 partite, all'inizio, poi con Gattuso sono arrivati 21 in 16 gare: più o meno lo stesso ruolino di marcia che ha portato all'esonero di oggi.

Così resiste solamente il tecnico del Nizza, reduce però da due sconfitte: una proprio con il Lione per 1-0, l'altra con il Monaco in uno scoppiettante 2-3. Per effetto di queste due partite i nizzardi sono scivolati al terzo posto, sopravanzati dalla sorpresa Brest - contro cui era arrivato uno 0-0 nella terzultima di Ligue 1 - e avvicinati dal Lille e, appunto, Monaco. C'è la sfida contro il Clermont, ultimo in graduatoria, per ritornare a vincere ed evitare l'ingresso di un circolo tutt'altro che virtuoso.

Farioli è l'altra sorpresa della Ligue 1 con il Brest, visto che il Nizza era arrivato non nella passata annata: nelle ultime settimane è stato accostato a tutti i club d'Europa che cercano un allenatore (l'ultimo in ordine di tempo è il Liverpool) e la piazza sogna un ritorno in Europa, magari dalla porta principale, quella della Champions.