Murales di 60 metri per Paolo Rossi a Vicenza. Cabrini: "Mi ha insegnato e dato tanto"
Giornata speciale in quel di Vicenza, nel giorno del compleanno di Paolo Rossi. Alla presenza di moltissimi tifosi e appassionati, è stato infatti svelato il gigantesco murale dedicato al grande campione - realizzato dallo street artist brasiliano Eduardo Kobra -, un ritratto lungo 60 metri sulla Torre Everest in via Torino.
Il murale, come detto svelato proprio oggi data di nascita dell'indimenticabile campione di calcio toscano il cui nome sportivo è indissolubilmente legato alla Vicenza calcistica, è stato realizzato sulla parete sud della Torre Everest, il grattacielo più alto di Vicenza e uno dei più alti d'Europa. Il progetto, intitolato “Il mio nome è Paolo Rossi”, è promosso dall'associazione culturale WALLABE in collaborazione con l’azienda vicentina Imprendo Srl. Tante le presenze di rilievo, oltre a quelle istituzionali (Andrea Nardin, presidente della provincia di Vicenza), tra le quali alcune personalità legate alla figura di "Pablito" come Altobelli e Cabrini, oltre alla moglie di Rossi, Federica Cappelletti.
Queste le parole proprio di Antonio Cabrini, dal palco dell'evento: "Sappiamo tutti chi era Paolo Rossi in campo, io lo ricordo come un grande campione e un grande atleta. Ma permettetemi di dire che per me Paolo era un grande amico fuori dal campo e dal mondo del calcio. Un ragazzo umile, intelligente con una grande capacità di capire i problemi dei compagni. Io con lui ho passato una vita insieme, mi ha insegnato tanto e dato tanto".