Monza, tanti complimenti e pochi punti. Ma le prestazioni ci sono
I complimenti non portano punti ma al contrario lasciano parecchio dispiacere e quel pizzico di rammarico per quel che poteva essere e invece non è stato. Con il Milan infatti, così come accaduto in altre circostanze, il Monza ha giocato una partita importante con una prestazione altrettanto sopra le righe ma senza raccogliere per quanto prodotto. Un vero peccato, anche se ad Alessandro Nesta resterà la piacevole conferma (questa sì) di una squadra in crescita che magari contro avversari alla propria portata potrà ottenere ciò che con le big ha solamente sfiorato di ottenere. A patto di migliorare un paio di dettagli. Che in determinati contesti e in gare vissute sul filo dell'equilibrio possono fare tutta la differenza di questo mondo.
Attacco e dettagli Per ciò che produce negli ultimi 16-20 metri il Monza, per esempio, concretizza poco. Troppo poco. Con il Milan specialmente nel primo tempo sono state create un paio di occasioni parecchio interessanti per pensare di passare in vantaggio. Ma fra Daniel Maldini, Mota e Djuric nessuno è riuscito a piazzare la stoccata giusta. Al di là dei 3 gol segnati a Verona il difetto si ripete. Urgono miglioramenti, perchè contro determinati avversari una seconda volta per riprovarci non sempre c'è. L'altro lato della medaglia è la capacità di essere pericolosi. In tal senso Maldini e Mota sono imprescindibili: solamente loro due garantiscono fantasia, qualità, imprevidibilità e quella sana "follia" necessaria per cambiare il corso degli eventi. Già a partire dalla prossima gara in casa contro la Lazio, un'altra tappa complicata di un calendario che fin qui non è stato affatto solidale.