Milan, incredibile rottura per Matija Popovic. Poche chance di chiudere l'affare
L'affare Matija Popovic va verso il collasso. Un'operazione che ieri sembrava chiusa, quando il neo diciottenne era arrivato al Principe di Savoia di Milano, in attesa della definitiva fumata bianca, delle visite mediche e della firma sul contratto. L'accordo sul tavolo era fino al 30 giugno del 2028, con tutte le parti in causa che erano state soddisfatte: dalle richieste del giovane alle commissioni per gli agenti, comunque alte andando a chiudere un affare a parametro zero di questa portata.
Poi, oggi, le prime notizie di un increspamento fra le parti. Il Milan faceva sapere che c'erano problemi economici circa le commissioni, cosa che fino a ieri non si era verificata. In realtà quello che veniva fuori era un quadro lievemente differente: il Milan si era irritato perché gli agenti, per pressare e chiudere definitivamente l'affare, avevano organizzato l'arrivo di Popovic senza il via libera della società. Questa sarebbe la causa principale per la brusca frenata che rischia quasi di essere uno stop definitivo.
Resta da capire se è un pretesto oppure no. Perché di Popovic si parla da oramai due mesi e il Milan ha deciso di affondare davvero prima di Natale, dopo avere vagliato delle opzioni per la difesa per un extracomunitario. Il serbo andrebbe a chiudere l'ultimo slot per il tesseramento di un giocatore extra UE e non è impossibile pensare che il club ci abbia ripensato nelle ultime ore. Anche perché il Milan aveva offerto parecchio di più - anche di commissioni - del Manchester City proprio per anticipare la concorrenza. Allo stato attuale le parti sono pessimiste sulla conclusione positiva dell'affare.