LIVE TMW - Udinese, Balzaretti: "Ho già sentito Sottil, giusto continuare con lui. Lucca? In evoluzione"
Atteso tra pochi minuti nella sala stampa della Udinese Arena Federico Balzaretti, nuovo direttore dell'area tecnica dei friulani che verrà così presentato a breve. L'ex dirigente di Roma e Vicenza è il successore di Pierpaolo Marino, che ha chiuso dopo quattro stagioni la sua seconda parentesi in bianconero. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.
11.02 - Inizia la conferenza stampa, presente anche il direttore generale Franco Collavino.
Prende la parola Franco Collavino:
"È un grande piacere per me presentare il nuovo Responsabile dell'Area Tecnica Federico Balzaretti, però prima porto un doveroso saluto a Pierpaolo Marino, anche a titolo personale. Dopo quattro anni abbiamo deciso di comune accordo di non proseguire, sono stati quattro anni intensi, in cui ha dato un contributo straordinario alla crescita dell'Udinese Calcio, quattro anni che si aggiungono ai sette precedenti, un totale di undici anni di collaborazione, un grande amico ormai di Udinese Calcio. Con Balzaretti parte un nuovo ciclo, sottolineato dal fatto che il contratto è biennale, un percorso rinnovato, Balzaretti rappresenterà il raccordo fra la squadra e tutte le componenti dell'area tecnica, capitalizzando così la sua esperienza da calciatore e da dirigente. La sua carriera la conosciamo bene, questo senz'altro è un plus nella sua formazione da dirigente sportivo, una persona preparata e profondo conoscitore anche del calcio internazionale. Ha subito cominciato con la Roma insieme a dirigenti di grande esperienza. È giovane, carismatico e vogliamo insieme raggiungere nuovi e importanti traguardi. Insieme a lui ci sarà Francesco Vallone".
Il microfono passa a Balzaretti:
"Un onore essere qui, un club dalla grande storia e che in Europa e nel mondo è sinonimo di innovazione. Quando è arrivata la chiamata del dottor Pozzo mi sono dovuto sedere un attimino, ai primi colloqui ero già contento per le prime interviste, come si suol dire, con una persona che nel calcio ha fatto tanto. Dopo qualche colloquio mi è stato detto che se avessi voluto mi avrebbero dato il ruolo di Responsabile dell'Area Tecnica, ne sono stato felice, è stato tutto rapido, è stato un sì detto dopo mezzo secondo. Sono i miei primi giorni, settimana scorsa ci sono state call solo via Zoom, sono qui da un paio di giorni con tanta voglia di iniziare questo nuovo percorso. Ho respirato subito una competenza straordinaria, un mix tra storia e uno sguardo rivolto verso il futuro, datemi il tempo di ambientarmi e di immergermi, porterò grande passione, la mia persona prima delle mie competenze, il mio entusiasmo. Ho finot la mia carriera da calciatore nel 2015 con grande sofferenza, smettere all'apice della carriera non è facile, ma ho subito tracciato una nuova strada e diverse figure mi hanno ispirato in ciò che volevo fare. Questo per me è un punto importante di partenza, sono ambizioso, non mi accontento, è un punto importante essere qua e questo club mi può aiutare a crescere ancora, darò molto, ma so che riceverò molto".
Da calciatore che idea si era fatto dell'Udinese?
"L'Udinese tra le provinciali, chiamiamole così, è riconosciuta in tutto il mondo per il lavoro che fa nello scouting, nello sviluppo dei giocatori, nell'attenzione che mette nella loro crescita, nel tifo e in tutti gli aspetti che riguardano il mondo Udinese. La storia di un club va mantenuta viva, con l'idea sempre di migliorarsi, l'Udinese è sinonimo di professionalità, qualità, di innovazione da sempre nel calcio. Essere qui è motivo di grande orgoglio, porterò sicuramente le mie idee e il mio modo di lavorare, ma senza stravolgere l'anima forte di questo club, che deve assolutamente continuare, perchè fa parte del DNA stesso di questo club, con risultati importanti in questi anni".
Cosa porta via dalle esperienze tra Roma e Vicenza?
"Tutto aiuta e tutto forma, la gavetta è fondamentale. L'ho fatta da calciatore e l'ho fatta da dirigente, sono giovane, devo imparare ancora tanto. RIngrazio la famiglia Rosso per l'opportunità che mi hanno dato, così come Massara e Sabatini, che per me è un papà, mi ha insegnato tanto, ringrazio Monchi che ora è all'Aston Villa. L'anno e mezzo di stop forzato mi ha fatto capire cos volevo fare, ognuno di noi pensa al suo futuro e a me piace fare questo. Mi piace avere una visione totale sul club, sulle mie idee, le mie competenze. Bisogna studiare tanto, viaggiare tanto, è cambiata la figura ormai del DS e del Responsabile dell'Area Tecnica. Sono in un club dove ho tante aree di compenteza. Ho preso il diploma da direttore sportivo subito, appena smesso di giocare, ho fatto il corso UEFA e poi esperienza, l'esperienza è importante, la B e la C a Vicenza mi hanno appassionato. Abbiamo comunque vinto una coppa in C, in B abbiamo recuperato dodici punti facendo quasi un miracolo sportivo. È stato bello, a me piace il calcio in tutte le sue forme, anche il lato televisivo aiuta, quello che è calcio a me piace, in tutte le sue forme".
È tempo di mercato, cosa può dirci su Beto, Becao e le altre possibili uscite?
"L'Udinese è una società solida, non ha bisogno di vendere. Valorizzare i giocatori importanti ha fatto la storia dell'Udinese, ma non è una necessità vendere. Quando arriva un club il valore che dà a un nostro giocatore deve combaciare con quello che diamo noi, se arrivano offerte così ci si siede e si valuta quello che è il da farsi, sapendo che, ed è una delle forze del club, abbiamo un'area scouting straordinaria che sa sostituire i giocatori forti quando partono con altri giocatori forti".
A Vicenza ha rimorsi? Quali sono le ambizioni? Si è posto un obiettivo?
"A Vicenza sicuramente ho fatto degli errori, il primo anno sono arrivato con un mercato difficile da fare, il gap era importante, centrare i playout è stato un risultato sportivo. Poi purtroppo la ciliegina che tutti volevamo non è arrivata. Sulla stagione scorsa l'idea era quella di abbassare la media età e fare patrimonio tecnico, giocavamo sempre con cinque under. Credo che ciò che è piaciuto qui è il fatto che a Vicenza abbiamo avuto un po' la stessa idea nel percorso di scouting e di sviluppo dei giocatori, quindi un'idea da Serie A in una categoria inferiore. Probabilmente non c'è stata continuità l'anno scorso, sia tecnica e nei momenti di difficoltà abbiamo fatto fatica in campionato. Sono uno focoso, ma devo cercare talvolta di essere più riflessivo"..
Per Collavino, Vallone ha due anni di contratto?
"Sì ha un accordo biennale".
Che impatto c'è stato con l'Udinese?
"La società è organizzatissima, c'è uno stadio al top in Europa, un centro sportivo importante, ci sono tutti i mezzi pe fare bene. Le persone che ho conosciuto sono tutte d'alto livello, c'è un percorso già rodato, dobbiam continuare in questa maniera, mettendo ognuno qualcosa in più, cercando sempre di migliorarci insieme, non è mai una persona sola che cambia un club. Non ho la presunzione di cambiare niente, mi metto a disposizione del club, tutti possono avere le stesse strutture e fare la stessa cosa, il clima che si vive e si instaura fa poi la differenza. Sulla parte empatica ci lavoro, sono un positivo".
Si è già sentito con Sottil?
"C'è stato qualche contatto ma ora è giusto che si riposi perchè la stagione è lunga. Meritava assolutamente la conferma, dalle telefonate ciò che traspare e che ci sia tanta energia sia in me che in lui. L'Udinese l'anno scorso ha fatto partite importanti, ci è mancata continuità, soprattutto tra i due tempi. Si vedeva però che la squadra era preparata, che la squadra riceveva le direttive del mister, non vedo l'ora di lavorare con lui. Abbiamo un trascorso comune nelle giovanili del Torino, ci siamo incrociati da giocatore e abbiamo in comune il carattere.
Lucca?
"Una trattativa che non nascondiamo essere in evoluzione, non è definita ma sicuramente lo stiamo valutando".
Rinnovo Pereyra?
"Stiamo aspettando, gli abbiamo fatto una proposta e aspettiamo una decisione, sappiamo che è un giocatore importante, è il capitano, un giocatore fortissimo. Dovesse avere la volontà di continuare saremo felicissimi, altrimenti sarà sostituito in modo adeguato".
La squadra?
"Il lavoro sulla squadra è ancora più importante dell'aspetto mercato, c'è uno scouting importante e una persona come Gino Pozzo che fa mercato da 30 anni, ci si confronterà nelle decisioni. Sarà importante il lavoro sulla squadra, in modo che tutti i reparti dell'area tecnica siano una cosa sola, questa sicuramente è una parte importante. Il patrimonio tecnico dell'Udinese è importantissimo, poi devo conoscerli anche io meglio, ma sicuramente i giocatori sulla bocca di tutti sono sicuramente i più carismatici. L'idea è formare un gruppo forte, il singolo è importante ma ci dev'essere un gruppo importante".
La società:
"Il confronto è già quotidiano su tutto, poi ci sono giocatori già studiati e lavorati durante l'anno, quando un nuovo responsabile arriva deve lavorare nel club, ci sono eccellenze in questo club. La sede è strutturata in maneiera talmente efficace che abbiamo tutto qui".
Samardzic è un giocatore che ha fatto innamorare l'Udinese, resterà?
"Siamo in una fase molto embrionale del mercato per cui è tutto in divenire, sono d'accordo che Samardzic sia talmente forte e bello da far innamorare, ma giustamente fa innamorare molte squadre, è difficile non essere innamorati di un giocatore così. Intanto è un giocatore dell'Udinese e ne siamo felici, se arriverà l'offerta importante insieme prenderemo una decisione, la volontà è godercelo ancora, però il mercato è appena iniziato e sapete che può portare a scenari differenti. Ribadisco il concetto, la forza del club da trent'anni è l'avere pronta la soluzione successiva, di non piangersi mai addosso guardando sempre avanti. L'Udinese è la fotografia di come si lavora in un club".
Per il DG Collavino, nuova partnership?
"Per quanto riguarda lo stadio la collaborazione con Dacia è stata fantastica, abbiamo avuto una reciproca possibilità di crescita, Dacia ha visto aumentare le vendite e l'Udinese ha valorizzato un asset importante come lo stadio. Si è concluso un rapporto in maniera cordiale. In un mondo in continua evoluzione con tante situazioni contingenti cambiano poi anche i modi di sviluppare le comunicazioni. Abbiamo diverse trattative in ballo, ci stiamo lavorando in maniera intensa, l'aspettativa è che il frutto di questo lavoro commerciale e di valorizzazione venga premiato con una nuova partnership che possa essere duratura. L'inizio della preparazione sarà il 10 luglio, dal 17 luglio saremo in Austria fino al 29 concludendo il ritiro con un'amichevole. SI concluderà il 29 ma potremmo esercitare l'opzione per restare di più se servirà al comparto tecnico. Stiamo organizzando un'amichevole con una selezione di dilettanti il 16 luglio. CI saranno 4 amichevoli in Austria, con una rappresentativa locale il 19 luglio, poi il Pafos il 22 luglio, con il Red Bull Lipsia il 25 luglio e il 29 con l'Union Berlino. In via di definizione un'amichevole per il 4/5 di agosto".
Pafundi?
"Ci devo in primis parlare, è un grandissimo talento ed è in evoluzione, spero abbia intanto il tempo di affermarsi qui. Non è un giocatore che ha ancora espresso il suo potenziale. L'idea è di portarlo al massimo e non c'è un club migliore per sviluppare le sue capacità".
Campagna abbonamenti?
"La presentazione arriverà giovedì 13 luglio, lo staff è in via di completamento, la parte operativa è già ormai fatta, il preparatore atletico sarà Antonio Bovenzi con cui abbiamo firmato un biennale, il professor Bella aveva il contratto in scadenza e abbiamo deciso di non rinnovare. Ci sarà nello staff anche un Mental Coach, Eugenio Vassalle".
11.42 - Finisce la conferenza stampa.