Lecce, Giampaolo: "I ragazzi hanno dato tutto, non ho nulla da recriminare sul loro impegno"

Il Como si impone con un netto 2-0 sul Lecce nella 18ª giornata di Serie A. Le reti di Paz e Cutrone regalano tre punti preziosi ai padroni di casa, mentre gli ospiti, nonostante l'impegno, non riescono a incidere. Marco Giampaolo, l'allenatore del Lecce, al termine del match, ha analizzato la prestazione dei suoi ai microfoni di Dazn. Fattore campo, qualità del Como e assenza di Berisha, secondo il tecnico, le chiavi della sconfitta. "I ragazzi hanno fatto quello che potevano, non ho nulla da rimproverare", ha dichiarato l'allenatore del Lecce.

Cosa le lascia questa partita, considerando le numerose assenze e le difficoltà?
"Il Lecce ha fatto quello che poteva fare. Non ha lesinato energie e impegno, quindi ho poco da rimproverare alla squadra. Gli errori commessi fanno parte della partita, fanno parte delle difficoltà, ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi perché si sono sacrificati, qualcuno oltremodo giocando anche in un ruolo non suo".

Il Como vi ha messo in difficoltà. Cosa è mancato al Lecce?
"Il Como è una squadra che ha tante qualità, sa giocare, ti fa correre e sa creare occasioni da gol. Finché la partita era sullo 0-0, abbiamo fatto un'ottima gara, eravamo anche pronti a ripartire e tutte le volte che lo facevamo eravamo pericolosi. Forse ci è mancata un po' di qualità a centrocampo, magari Berisha ci ha un po' mancato, forse ci è mancata un po' più di personalità per farli uscire e poi essere un po' più incisivi. Il tema della partita chiaramente era quello, l'ho detto ai calciatori prima della gara, in settimana sapevo già su quali binari si sarebbe svolta. Le opportunità ce le siamo create sulle ripartenze, cercando di recuperare palla in determinate zone di campo per essere pericolosi. C'è mancato qualcosa, ma questo dipende anche da quante corse fai e poi quando hai la palla sei meno lucido. Abbiamo perso tanti palloni sul disimpegno o sulla seconda palla, dove poi loro, quando si uniscono, hanno tre giocatori fortissimi tra le linee, più Cutrone che gioca sempre sul filo del fuorigioco e attacca la profondità. Loro sono bravi, non sprecano quando recuperano. Quindi hai un dispendio energetico superiore a quello che dovrebbe essere e probabilmente quando recuperi la palla sei meno lucido".

Rebic e Kristovic possono coesistere?
"Possono anche giocare in qualche partita assieme, sicuramente sì. Poi puoi permettertelo quando hai migliori equilibri consolidati. In una situazione in cui si annullano adattamenti e aggiustamenti, diventano forzature e poi magari rischi di prestare troppo il fianco all'avversario. Invece le partite devi cercare di tenerle in piedi fino alla fine, fino a quando puoi. Stavo facendo un cambio quando abbiamo subito il secondo gol. Poi puoi tentare qualcosa in più di offensivo 10-15 minuti alla fine, ma poi diventa troppo, rischi, non hai i tuoi equilibri consolidati e mandi la squadra ad assumersi rischi e pericoli che puoi evitare. Devi sempre tenere conto di quello che è il momento, di quelli che sono gli equilibri, di tante piccole cose, perché poi quando riparti sugli spazi o perché perdi palla sono pericolosi. Sono giocatori di tanta qualità, non ce n'è uno che non sa giocare, quindi ti impensieriscono, ti mettono in difficoltà. Dovevi fare una grande partita, anzi superlativa, come avevo detto alla vigilia, ma i ragazzi hanno fatto quello che potevano, non ho niente da rimproverare".