Le pagelle della Roma - Amarezza Dzeko, la barca di Fonseca affonda. Si salvano solo in due
Risultato: Sampdoria - Roma 2-0
45’ Silva; 65’ Jankto
Fuzato 5,5 - Debutta in questa Serie A, e all’inizio si distingue nella sicurezza delle uscite. Pronto sul primo tentativo che gli arriva contro, ma un passaggio rivedibile causa l’1-0 doriano. Nessuna colpa invece sul raddoppio di Jankto.
Mancini 5,5 - Il malinteso con Smalling nel tenere alta o meno la linea difensiva sul lancio filtrante di Verre provoca il raddoppio blucerchiato. Fino a quel momento era stato tra i meno peggio. Prova a rifarsi conquistando il rigore che però Dzeko spreca.
Smalling 5,5 - Gabbiadini troppo spesso è lasciato solo alla sua mercè: quando succede ha vita facile. Sicurezza in quanto a posizionamento, non lo è però in occasione del raddoppio blucerchiato, visto che tiene in gioco Jankto.
Kumbulla 5 - Stagione all’insegna degli infortuni: si rivede tra i titolari ma già nel primo tempo soffre qualche acciacco. Partecipa attivamente al gol di Silva, scivolando goffamente sul passaggio di Fuzato (dal 64’ Ibanez 5,5 - Prende il posto di Kumbulla dopo un rapido riscaldamento: arriva subito il raddoppio blucerchiato, senza sue colpe. Quando entra Keita lo manda in sofferenza).
Santon 5,5 - Seconda partita di fila da titolare dopo non aver giocato per mesi: offre un bel pallone a Mayoral ma soffre quasi sempre la gamba più pimpante di Augello. Fonseca gli preferisce l’energia di Karsdorp per il finale (dal 69' Karsdorp 6 - Entra in campo e, di fatto, tre minuti dopo la partita della Roma finisce in anticipo. Quantomeno evita di crollare).
Villar 5,5 - Le belle prestazioni di inizio stagione da qualche settimana a questa parte sono ormai solamente un ricordo lontano e anche stasera conferma l’impressione. Troppi palloni giocati sotto ritmo, senza il piglio e i guizzi che ne avevano contraddistinto l’avvio giallorosso (dall’82’ Darboe s.v.).
Cristante 5,5 - Numerose imprecisioni in costruzione, dopo essere stato ammonito nel primo tempo rischia più volte nel corso di una ripresa nella quale è sembrato però in lieve crescita sul piano del palleggio. Finale da osservatore delle imprese altrui come tutti gli altri.
Peres 5 - I primi 45’ sono da codice rosso: Damsgaard ha vita facile sulla corsia di sua competenza, ed ogni volta che lo punta lo salta o crea comunque apprensioni. A determinarne l’insufficienza, poi, un contributo quasi inesistente in fase d’appoggio.
Mkhitaryan 5,5 - Si nasconde per buona parte del primo tempo, riemergendo però nel finale con un tocco delizioso che manda in porta Dzeko: il bosniaco non ricambia. Rimane l’unica gemma in una partita che è più che altro specchio delle difficoltà recenti sue e della sua squadra.
Mayoral 5,5 - Prima occasione del match sui suoi piedi, ma tarda nella battuta e Tonelli lo chiude. Colpisce molto meglio dieci minuti dopo, ma il centrale di casa gli dice ancora di no. Sfortunato perché un gol gli viene annullato per centimetri, ma è troppo discontinuo (dal 69’ Pastore 6 - Non ha colpe: manca dal palcoscenico da un po’, almeno con continuità, e nel corso di tre minuti ecco la botta mortale del rigore sbagliato da Dzeko).
Dzeko 4 - Ha voglia di far ricredere gli scettici e si vede già dai primi palloni, da come li tocca. Due volte gli annullano un gol, un altro se lo mangia a fine primo tempo. A metà ripresa l’enorme chance su rigore, ma manca anche quella facendosi ipnotizzare. Se sono titoli di coda, sono amari.
Allenatore: Fonseca 5 - Si gioca la carta doppio centravanti dall’inizio per scacciare la brutta aria che tira. Dopo un primo tempo equilibrato però i soliti errori individuali condannano i suoi a subire l’1-0. All’intervallo non cambia: lo stesso vale per la musica e l’andamento del match. La Samp raddoppia, la barca Roma va a fondo a suon di gol annullati e occasioni mancate. Dopo il rigore di Dzeko, poi, sparisce del tutto dal campo.