Le pagelle dell'Hellas Verona - Barak forza 1000. Dimarco ha il piede caldo
Silvestri 5,5: Chiama la palla in uscita bassa a Lovato che si fida e lascia passare Karamoh: rigore e 1-0 per il Verona. Successivamente resta a guardare senza dover compiere parate di rilievo.
Cetin 6: Torna titolare dopo un girone e lo fa disputando una prova sufficiente, senza infamia e senza lode.
Gunter 7: Fa a spallate con Cornelius e poi con Zirkzee, che non sono decisamente piccoli. Non perde un contrasto per tutta la gara, tra i migliori.
Lovato 6,5: Si dimostra un grande talento nonostante l'errore in condivisione con Silvestri dopo pochi minuti. La sicurezza negli interventi e la pulizia negli anticipi sono già un marchio di fabbrica.
Lazovic 6: Mette lo zampino nel gol di Dimarco con un bel cross dalla destra. Si spinge in avanti con continuità e cerca spesso il fondo.
Tameze 6,5: Solito motorino a centrocampo che non si ferma davanti a niente. Nella ripresa meno al centro del gioco ma comunque sempre presente e necessario per mantenere gli equilibri.
Ilic 6: Un po' in ombra rispetto ai compagni di reparto ma comunque garanzia di precisione nel palleggio. (Dal 93' Miguel Veloso s.v.).
Dimarco 7: Ufficialmente non segna perché il gol del pari viene assegnato a Grassi, ma è il migliore in campo per le sue continue discese sulla sinistra e anche per il cross del 2-1 perfetto sulla testa di Barak (Dall'83' Magnani s.v.).
Barak 7: Sempre nel vivo dell'azione e centro nevralgico del gioco offensivo del Verona. Segna il gol del 2-1 con una grande zuccata su corner. E' la marcatura numero 1000 in A per l'Hellas, dunque un gol storico oltre la vittoria.
Colley 5: Prende un colpo alla testa dopo pochi secondi che forse ne condiziona il rendimento visto che non entra mai in partita. Esce per un brutto infortunio al ginocchio. (Dal 50' Bessa 6,5: Torna dopo la "vacanza" in Brasile e gioca un buono spezzone di gara. Gli mancano un po' i tempi per trovare i nuovi compagni, ma può essere un rinforzo molto utile nella seconda parte di stagione).
Lasagna 6: Da lui ci si aspetta sempre gol e gioco. Nel primo tempo mette la zucca nell'azione del pareggio ma poi si nasconde troppo in area nonostante i tanti cross che arrivano da destra e sinistra. Nella ripresa tocca più palloni e cresce col passare dei minuti. Per svoltare, gli manca il gol.
Juric 7: Il Verona inizia male come contro l'Udinese, ma dopo il gol subito si sveglia e non si addormenta più. Soprattutto nella ripresa non rischia quasi niente e dimostra di valere la parte sinistra della classifica. Anche le scelte tra titolari e cambi risultano vincenti e non è un caso se questa squadra non stupisce più.