Le pagelle del Milan - Leao scarta il regalo per Pioli, Giroud si congeda da San Siro col gol
Risultato finale: Milan-Salernitana 3-3
Mirante 6 - Pioli gli regala la passerella, si gode la serata malinconica da un punto di vista privilegiato. Così così sul primo gol preso, si riscatta su Simy. Dall'88' Nava sv
Calabria 6,5 - Il binario con Pulisic viaggia fluido, approfitta dei movimenti del compagno per riempire gli spazi che si aprono. Cala il tris di testa.
Gabbia 6 - Sui titoli di coda del primo tempo potrebbe pure segnare, dietro poco lavoro da sbrigare fino a quando non viene sostituito. Dal 59' Caldara 6 - Si aggiunge alla lunga lista degli addii, sfortunato sul 3-3: la sfera gli passa sotto le gambe.
Tomori 5,5 - Pericoloso su palla inattiva, prende il tempo alla difesa granata e sfiora l'acuto. Un po' sorpreso sul corner calciato da Sambia. Dall'88' Kjaer sv
Hernandez 6 - La natura quasi balneare della partita è un inno alle sue sgasate in campo aperto, raccoglie l'invito di Leao ma il VAR gli toglie la rete.
Florenzi 6,5 - Ritorno alle origini da centrocampista, dimostra di non essersi dimenticato come si fa. Recapita sul piedone di Giroud il gol dell'addio.
Reijnders 6,5 - Nel cuore della manovra, dà l'impressione di divertirsi smistando per i compagni. Fiorillo trasforma il suo lancio innocuo in assist per Leao.
Pulisic 6,5 - Fa il vuoto alle spalle quando decide di andarsene via in dribbling. Colleziona l'ennesimo assist della stagione: Calabria ringrazia.
Bennacer 6,5 - La novità tattica più interessante, da play a trequartista centrale: non cambia la precisione dei passaggi e la qualità delle giocate.
Leao 7 - Logorante per chi non ce l'ha. Fiorillo gli fa un regalo inaspettato: lui deve soltanto scartarlo per consegnarlo al suo mentore. Dal 58' Adli 5,5 - Al piccolo trotto, non osa.
Giroud 7 - Alla famelica ricerca dell'ultimo gol per congedarsi al meglio da San Siro, lo trova alla sua maniera: in acrobazia. La standing ovation all'uscita lo fa emozionare. Dall'84' Jovic sv
Stefano Pioli 6 - Il capitolo finale della storia milanista viene preceduto da un emozionante abbraccio collettivo che gli fa venire gli occhi lucidi. La partita è solo una celebrazione, dalla panchina ne assapora ogni singolo secondo.