Le pagelle del Lecce - Giampaolo paterno con i suoi, tutti con cuore e determinazione

Riultato finale: Atalanta-Lecce 1-1
Falcone 6,5 - Attento tra i pali con due interventi importanti nel primo tempo. Non può nulla sul rigore.
Guilbert 6 - Gara attenta del terzino: non si vede quasi mai in avanti, ma in area è sempre l'uomo in più alla difesa della porta di Falcone.
Baschirotto 7 - Il difensore garantisce, con la prestazione messa in campo, una serata quanto meno tranquilla per il proprio portiere.
Gaspar 7 - Non sbaglia nulla il centrale che riesce a limitare le offensive di Lookman e si arrende solo per un rigore concesso.
Gallo 6,5 - Partita praticamente perfetta del terzino, abile a coprire e a leggere le situazioni in anticipo.
Coulibaly 6,5 - Posizione interessante del centrocampista, in una sorta di falso trequartista. Risponde bene alle richieste di Giampaolo, fornendo un assist interessante per Pierotti.
Kaba 6 - Scelto a sorpresa in mediana, è bravo a reggere l'urto di Ederson e De Roon, limitandoli nelle giocate sullo stretto.
Pierret 6 - Scala spesso in supporto della coppia centrale per garantire superiorità numerica. Partita scolastica per lui, segue tutte le indicazioni del suo tecnico. Dall'85' Ramadani sv
Karlsson 6 - Sblocca il match con un rigore, dopo aver sfiorato l'eurogol con un pallonetto. Nella ripresa lo causa con un calcetto su Cuadrado. Dal 71' Helgason 6 - Entra in campo con la giusta concentrazione e garantisce un riciclo importante nella gestione della zona centrale del campo.
Rebic 6 - Tanto lavoro sporco per la punta, abile ad inserirsi tra le maglie della difesa. Esce dopo aver dato tutto. Dall'85' Burnete sv
Pierotti 6 - Gioca spesso con il baricentro arretrato soprattutto dopo il gol del vantaggio. Spreca da pochi metri su un assist al bacio di Coulibaly. Dal 76' Danilo Veiga 6 - Venti minuti ordinati per l'esterno, posizionato in zona più avanzata.
Marco Giampaolo 7 - Nonostante le condizioni psico-fisiche degli atleti, l'allenatore legge al meglio la gara e blocca tutte le sortite offensive avversarie. Non era semplice gestire una situazione del genere, a prescindere dall'ottimo risultato sportivo ottenuto.
