Lazio, sconfitta per 3-0 contro l'Aston Villa: troppo divario, e ora servono gli acquisti
Brutta sconfitta, anche se si tratta solo di calcio d'agosto, per la Lazio si Maurizio Sarri, la prima in questo pre campionato. Aston Villa troppo avanti di condizione e qualitativamente superiore. L'addio di Milinkovic e l'assenza di Luis Alberto hanno pesato troppo nell'economia di un centrocampo lento e incapace di aiutare in fase difensiva. L'alibi delle gambe pesanti è sicuramente dalla parte dei biancocelesti, anche se l'unico tiro in porta arriva al minuto 72 con Pedro, entrato nella ripresa al posto di Zaccagni. Non fosse stato per lo spagnolo, Olsen avrebbe terminato la partita senza sporcare i guanti. Sarri spera di avere a disposizione il prima possibile i rinforzi. Il livello della formazione inglese è un assaggio di quello che dovrà affrontare la Lazio in Champions League.
Primo tempo.
Il rigore sbagliato da Watkins e la traversa di Tielemans sono stati solo il preludio di un vantaggio degli inglesi che sembrava inevitabile. Ed è stato proprio il numero 11 dell'Aston Villa a siglare l'1-0 dei padroni di casa con cui si conclude anche il primo tempo. Poca Lazio, come detto, nei primi quarantacinque minuti e anche nel secondo tempo le cose non sono poi migliorate così tanto, in attesa, almeno, di Isaksen e Kamada, prossimi acquisti ufficiale di Claudio Lotito per la prossima stagione.
La ripresa.
Emery ha poi cambiato tanto all'intervallo, ma il divario tra le due squadre invece di diminuire è aumentato. Al decimo del secondo tempo è Mcginn a trovare il punto del raddoppio grazie alla deviazione di Cataldi che non lascia scampo a Provedel. La terza rete degli inglesi invece è un autogol a tutti gli effetti di Gila, che spedisce in porta un cross proveniente dalla sinistra. Prestazione deludente anche se non del tutto impronosticabile in trasferta.