Lazio, Rovella va di corsa: è ormai il faro di Baroni, ora punta alla chiamata in Nazionale
Da Sarri (che lo ha voluto alla Lazio) a Tudor (che lo ha rilanciato dopo lo stop per pubalgia) fino a Baroni (che gli ha affidato le chiavi del centrocampo) l’ascesa di Nicolò Rovella è andata avanti senza pause. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, nel 4-3-3 di Sarri Nicolò era il centrale di centrocampo, doveva coprire una zona di campo molta ampia, prendersi - quasi da solo - la responsabilità della costruzione della manovra.
Le cose sono migliorate con l’arrivo di Tudor e il passaggio al 3-4-2-1. Ma è quest’anno con Baroni che c’è stata la vera svolta. Per Rovella il 4-2-3-1 disegnato dall’ex allenatore del Verona sembra il modulo ideale per esprimersi al meglio. Il modello da seguire, cui l’ex Monza si ispira, è quel Lucas Leiva che, nella storia recente della Lazio, è il giocatore che meglio ha interpretato questo ruolo. Non a caso Rovella quest’anno ha abbandonato la casacca 65 (un omaggio al padre che è nato in quell’anno) e ha preso la 6, il numero di Leiva.
Rovella non ha chiaramente intenzione di fermarsi. Il prossimo step è quello di segnare il primo gol in biancoceleste, una lacuna che comincia a pesargli. L’obiettivo più a lungo termine è invece entrare nel giro della Nazionale. Dove già si trova il suo amico Ricci, che domani sfiderà al Grande Torino