Lazio, fidati di me: entusiasmo e gol, Pedro è decisivo
Dopo una battaglia durata quasi cento minuti arriva il triplice fischio di Ayroldi e in un Olimpico festante si sente la voce di Raffaella Carrà e il tifo biancoceleste esplode. Il celebre brano del 1980 è ormai diventato una delle colonne sonore della Lazio da quando Pedro ha iniziato nel 2021 la sua avventura in biancoceleste. L’entusiasmo e l’euforia vissuta ieri all’Olimpico rappresentano perfettamente quelle che sono state le ultime due settimane in casa Lazio. Quattro vittorie consecutive, ben dodici gol segnati e altrettanti punti portati a casa tra Serie A ed Europa League. A spaccare la porta prima col Nizza poi con l’Empoli ci ha pensato Pedro, altro che ragazzino verrebbe da dire. A veder le stelle ci è andato spesso lo spagnolo nel corso della sua carriera, ma ha una voglia matta ancora di incidere e di fare la differenza. “Fidati di me” e c’è da fidarsi eccome di chi si inventa due gol come quelli realizzati da Pedro con Nizza ed Empoli, tra l’altro uno col sinistro e l’altro col destro.
L’attacco di Baroni funziona
Hanno inciso quasi tutti gli attaccanti della Lazio anche contro l’Empoli. L’unico che non è risultato decisivo è Isaksen, anche se il danese ha avuto diverse situazioni per far male alla difesa dell’Empoli. Forse è questo il grande segreto di Baroni, riuscire a creare situazioni potenzialmente pericolose per tutti i suoi giocatori offensivi. Oltre a Isaksen, Zaccagni ha trovato il primo gol su azione, il secondo consecutivo dopo il rigore con il Nizza. Dia è stato ingabbiato da D’Aversa, eppure si è procurato un calcio di rigore con una giocata d’alta scuola che aveva anche liberato Isaksen al tiro, prima del corretto intervento di Ayroldi. Il rigore poi lo ha sbagliato Castellanos, che però ha lottato come un indemoniato per 100 minuti e a questo ha aggiunto la gran giocata che ha dato il via al gol di Pedro. Dello spagnolo abbiamo già detto, il pentagramma offensivo biancoceleste lo completa il frecciarossa da Lisbona. Nuno Tavares in questo momento è il difensore che fa maggiormente la differenza in Europa. Miglior assistman della Serie A a quota 5, solo Saka con 7 ha fatto meglio nei top cinque campionati europei. Condivide il secondo posto con Palmer, Yamal, Baena, Kane e Joao Neves. Una macchina da assist che accompagna alla perfezione il poker offensivo di Baroni, artefice di una Lazio che diverte, si diverte, e si fida anche di Pedro.