Lazio, a Genova per la partita della discordia con l’Europa nel mirino

Una due giorni che ha più risvolti politici che tecnici quella che ha vissuto la Lazio in preparazione della sfida di oggi contro il Genoa a Marassi. Già da lunedì mattina dopo la notizia della morte di Papa Francesco si è aperto un mondo che poco ha a che fare col calcio giocato. Cinque giorni di lutto nazionale, ma fino a che punto il lutto vale per sospendere il campionato? Non è così impattante a quanto pare, il calcio si ferma solo lunedì e sabato per i funerali di Papa Francesco. Le dinamiche dei recuperi di queste partite però ha acceso una forte polemica, con evidenti problemi. Dalle società che già si trovavano in trasferta e che non sono state avvisate dei recuperi fino alla gestione di un calendario folle che obbliga l’Inter a giocare con la Roma entro e non oltre domenica. La Lazio si ritrova così a viaggiare quattro volte sull’asse Roma-Genova nel giro di meno di 72 ore e ritarderà di due giorni anche la sfida col Parma all’Olimpico. Il tutto, però, senza comunicazioni tra Lega e società, aprendo così il dibattito come sottolineato anche dalla Lazio in una dura nota apparsa ieri sulle agenzie.
Lazio, Baroni fa un solo cambio rispetto alla probabile formazione di lunedì
Oltre alle diatribe politiche c’è però il campo e la Lazio non può sbagliare l’appuntamento di Marassi. Dopo i successi di Atalanta, Bologna e Roma è fondamentale per i biancocelesti tenere il passo per non perdere definitivamente il treno Champions e mettere anche a rischio la qualificazione europea. Per farlo Marco Baroni ha deciso di confermare quanto provato a Pasqua, con la presenza di Marusic come esterno alto e un messaggio forte alla rosa. Stop alle rotazioni, giocano i migliori e chi ha mostrato maggiore affidabilità. Degli acquisti estivi giocherà dal primo minuto solo Boulaye Dia, panchina per Noslin e soprattutto Tchaouna nonostante la squalifica di Isaksen. La novità rispetto alla probabile formazione di lunedì è in difesa, con Romagnoli che con 48 ore di riposo extra dopo le fatiche col Bodo si riprende il posto al centro della difesa al fianco di Gila, con Pellegrini a sinistra e Lazzari a destra davanti a Mandas. La solita coppia Guendouzi-Rovella in mediana con Marusic sulla destra, Zaccagni a sinistra e Dia alle spalle di Castellanos, alla caccia del decimo gol in questa Serie A.
