Lautaro vuole solo un big, dicendo no ad Arsenal e Atletico. Questa sera si è capito il perché
Questa sera Lautaro Martinez ha raggiunto la stessa cifra di gol dello scorso anno. Diciannove un anno fa, diciannove ora, con ancora qualche partita da disputare e una Coppa Italia che si giocherà in finale secca il prossimo 11 di maggio. Lo ha fatto decidendo il derby di ritorno, con un gol straordinario, il primo. E poi con un morso da grande attaccante, scivolando sulla linea del fuorigioco - con Tomori colpevolmente in ritardo - e poi beffando Maignan con un tocco sotto, mantenendo la lucidità dopo trenta metri di scatto. Non è ovviamente solo merito suo se l'Inter è in finale, visto che anche Brozovic e Perisic hanno giocato una partita straordinaria, mentre la difesa ha retto molto bene. Però i gol vanno fatti e se concludi 2-0 il primo tempo, è ovvio che qualcosa può cambiare.
Quale sarà il futuro del Toro? Questa sera Marotta non ha escluso sacrifici eccellenti, riportando però la palla nel campo avversario, spiegando che prima bisogna concludere bene la stagione. Ovviamente se dovesse arrivare una proposta di alto livello, intorno ai 75-80 milioni, Martinez non rimarrà a Milano, perché le necessità di bilancio ci sono e anche chiare. Poi potrebbero esserci ragionamenti importanti, il primo è quello su Dybala, il secondo per un ipotetico ritorno di Lukaku: tutti smentiscono, ma è uno di quei classici casi in cui le volontà poi si smussano via via, magari con ingaggi molto inferiori rispetto a quelli ora percepiti.
Invece Lautaro ha deciso che vuole una big. Una di quelle con tanti titoli in bacheca e che parte da favorita dei pronostici. Una come il Real Madrid o il Barcellona. Oppure il Liverpool, il Manchester City o il Bayern Monaco. Arsenal e Atletico Madrid lo hanno già cercato ma lui, almeno per il momento, non è disponibile a non sognare. Questa sera si è capito il perché: Lautaro è diventato ancor più centrale nella stagione dell'Inter. Non solo per i gol segnati.