La storia della gavetta, della D, delle delusioni e dell'esplosione del talento Boloca del Sassuolo

Per la Nazionale è solo questione di tempo ma Daniel Boloca è senza dubbio una delle più belle realtà del nostro campionato. I rumors lo davano tra i papabili convocati di Luciano Spalletti per le due uscite della Nazionale azzurra. Una storia di gavetta e di successo quella del centrocampista del Sassuolo di Alessio Dionisi che tre anni fa giocava in Serie D con la maglia del Fossano. Dove ha ritrovato quell'entusiasmo e quella strada che pensava d'aver smarrito, dopo avr vestito anche una maglia pesante e gloriosa come quella delle giovanili della Juventus.

Talento cristallino ma quanta gavetta
Cresce nella Juventus negli anni d'oro dei centrocampisti da sogno come Andrea Pirlo e Claudio Marchisio. Però nella cantera bianconera, infarcita di talento, non trova spazio e allora dopo otto anni va in Slovacchia al Tatran Presov. Pur in una piccolissima realtà di provincia, l'esperienza non va come sperato e allora ritorna in Italia. Va al Fossano, ma dopo Romanese e Pro Sesto e lo Spezia ci crede. Se ne innamora calcisticamente il ds Guido Angelozzi, tra i più fini conoscitori di calcio e calciatori in Italia. Conquista la A da comprimario con i liguri ma il contratto scade e viene salutato.

Frosinone, Sassuolo, lo stage con Mancini
Così la parabola pare di nuovo in discesa ma Angelozzi lo porta al Frosinone. Gioca, vince la Serie B, lo chiama il Sassuolo e prima ancora Roberto Mancini per lo stage azzurro. E' il suo nuovo inizio: contro la Juventus gioca da titolare e da allora non esce più dal campo. Un vero e proprio architetto delle idee di gioco di Alessio Dionisi che ora ha conquistato tutti. Nel suo nuovo inizio, l'ennesimo, senza mai mollare.