La Juve si ferma davanti all’Inter: autogol Gatti, Szczesny migliore in campo e scudetto più lontano

Il derby d’Italia lo porta a casa l’Inter di Simone Inzaghi che ha la meglio della Juventus di Massimiliano Allegri grazie all’autorete di Gatti arrivata a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Non riescono i bianconeri a rimanere attaccati ai rivali per lo scudetto che con la vittoria di Milano cercano la prima fuga stagionale staccando di quattro punti la Vecchia Signora con una partita in meno.
La Juve si chiude ma l’Inter rompe il muro e si porta avanti.
Tocca nuovamente a Yildiz, dopo la panchina della scorsa settimana contro l’Empoli, affiancare Vlahovic in zona offensiva e provare a creare grattacapi alla retroguardia nerazzurra in un undici titolare delineato da un paio di giorni prima dell’incontro e con nessuna sorpresa dell’ultim’ora targata Massimiliano Allegri. Quella dei due uomini offensivi però si rivela essere una prima frazione di lotta e sacrificio con pochi palloni giocabili e pochissimi vicini all’area di rigore: ne ha uno il numero 9 negli ultimi sedici metri ma il controllo difettoso cancella una grande opportunità. Per il resto la partita è in mano all’Inter così come il risultato all’intervallo con l’autorete di Gatti che timbra il vantaggio nerazzurro su traversone di Barella, pallone sfiorato da Pavard e numero 4 bianconero nel corpo a corpo con Thuram che è l’ultimo a toccare la sfera.
Sporadiche avanzate offensive, il migliore della Juve però è Szczesny.
Il risultato impone a Madama di cercare qualcosa in più con le proprie capacità per rimettersi in partita e non lasciar scappare l’Inter in classifica. Le avanzate però sono sporadiche e mai realmente impegnative per l’estremo difensore nerazzurro quasi del tutto inoperoso nella notte di San Siro. Totalmente il contrario rispetto al suo rivale Szczesny che invece si conquista la palma del migliore in campo per via di un paio di interventi strepitosi con cui ha impedito un passivo più ampio chiudendo lo specchio della porta prima a Barella e poi ad Arnautovic. Non basta però perché i suoi compagni non trovano il modo di superare il fortino dei padroni di casa che scappano così a più 4 in classifica con una partita in meno ipotecando buona parte del titolo.
