L'Inter torna alla vittoria e "vendica" il ko dell'andata: 3-1 all'Udinese, ora testa al Porto
Inter batte Udinese 3-1: Lukaku e Lovric nel primo tempo, decidono Mkhitaryan e Lautaro nella ripresa.
L'Inter mette alle spalle polemiche e zero a zero, ritrova la vittoria e prepara nel migliore dei modi il ritorno in Champions contro il Porto. I nerazzurri battono 3-1 l'Udinese, riportandosi a -15 dal Napoli e soprattutto riguadagnandosi il secondo posto in classifica, il primo nel campionato dei "normali". Torna al gol Romelu Lukaku, ma il belga è decisamente una parentesi, neanche troppo felice, nella serata della squadra di Simone Inzaghi: chiuso il primo tempo sull'1-1, complice una clamorosa disattenzione difensiva sulla rete di Sandi Lovric, i nerazzurri giocano un ottimo secondo tempo, frutto anche degli ingressi di Calhanoglu e Lautaro Martinez. È il Toro argentino a chiudere la partita, ma la rete decisiva è quella di Henrikh Mkhitaryan, migliore in campo per distacco. È una vittoria, replica al contrario del successo dell'Udinese, che regala ai nerazzurri, in una serata comunque nervosa, un po' di tranquillità in più. È la risposta che serviva a Inzaghi, mentre ad Andrea Sottil resta una buona prestazione e qualche rammarico per un risultato che poteva essere diverso.
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Le scelte iniziali: coppia pesante per Inzaghi, out Samardzic. Turnover nerazzurro a partire dalla porta: c'è Handanovic. Riposa Lautaro, torna titolare Brozovic a centrocampo. Nei friulani Thauvin in appoggio a Beto, in difesa Ebosse preferito a Perez.
Lukaku torna al gol, doccia fredda Lovric. Subito proteste per l'Inter: Udogie atterra Barella lanciato a tu per tu con Silvestri, per il direttore di gara non c'è rigore. La decisione lascia qualche dubbio, ma gli ultimi sedici metri friulani restano caldissima: al 18' Walace stende Dumfries, questa volta il monitor aiuta il direttore di gara e Dionisi manda Lukaku sul dischetto. Il primo duello lo vince Silvestri, ma il rigore va ribattuto e sulla ripetizione Big Rom torna a segnare in Serie A, non accadeva dalla prima di campionato. Sbloccata, la gara resta vibrante e sin troppo nervosa: Lukaku e Masina (subentrato a Ebosse dolorante) si dicono buongiorno e buonasera, Dionisi li omaggia di un giallo a testa. I padroni di casa, a ogni modo, abbassano i ritmi con l'obiettivo di amministrare il vantaggio: è una scelta che consente all'Udinese di prendere il controllo dell'andamento della gara e il pareggio arriva quasi allo scadere. Apertura lenta di Lukaku ma l'Inter ci crede comunque e perde tutte le distanze, in una sortita difficile da capire specie a posteriori. Pereyra ringrazia e parte in cavalcata: palla larga per Lovric che, dimenticato da Darmian, infila Handanovic.
La prima mossa di Inzaghi è sostituire l'ammonito Darmian con D'Ambrosio: la regola del giallo non fa sconti. La reazione interista al pareggio allo scadere va a folate, ma i padroni di casa controllano la gara: al 65' Mkhitaryan chiama all'intervento per i fotografi, e non solo, di Silvestri. Sottil e Inzaghi giocano a scacchi: il primo toglie Thauvin per Success, il secondo sostituisce Brozovic e Lukaku con Calhanoglu e Lautaro. Al 72' Barella mette Dzeko nelle stesse condizioni di Lovric: il bosniaco centra in pieno Silvestri. È una gara fatta di continui capovolgimenti di fronte, ma è anche l'antipasto della nuova rete nerazzurra: Success gestisce male un quattro contro tre, Calhanoglu guida la ripartenza nerazzurra. A ridosso dell'area, scarico di Dimarco per Mkhitaryan: piattone di prima intenzione, nulla da fare per Silvestri. È la rete che cambia il finale, l'Udinese ci prova ma non ci va particolarmente vicino, a 3' dal novantesimo Lautaro avrebbe l'occasione del ko: pallonetto alto e abbastanza inspiegabile. Il Toro si fa perdonare subito: lancio lungo dalla difesa, Bijol a inseguire e palla a gonfiare la rete per il colpo finale.
INTER-UDINESE 3-1
(20' Lukaku, 73' Mkhitaryan, 90' Lautaro; 44' Lovric)