Kolarov: "Simone Inzaghi malato di calcio. Conte? All'Inter ci ha rivoltati come un calzino"
Nel corso dell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, Aleksandar Kolarov, ex terzino di Inter e Lazio ed oggi allenatore, ha parlato dei due tecnici che si sfideranno domani a San Siro, Inzaghi e Conte, che ha avuto modo di conoscere da vicino nel corso della sua carriera.
Ecco le sue parole su Inzaghi: "Simone era già stato mio compagno di squadra alla Lazio dal 2007 al 2010: attaccante tecnicamente forte, meno cecchino di suo fratello Pippo, ma intelligente. Malato di calcio, osservava e capiva tutto: studiava già da tecnico. Poi l’ho avuto al mio ultimo anno all’Inter quando lui, appena arrivato, stava ancora prendendo le misure. Nelle ultime stagioni è cresciuto moltissimo, come dimostrano non solo la finale di Champions League raggiunta e lo scudetto vinto, ma la maturità, consapevolezza e identità che oggi possiede l’Inter, anche in Europa. I giocatori sono di primo livello e la rosa è ampia, certo, ma Inzaghi mette tanto del suo nella preparazione delle gare ed è bravo a lasciare esprimere liberamente i giocatori all’interno del suo disegno tattico. Simone ha trovato un solco tracciato, ma ha saputo aggiungere".
Tracciato che proprio Conte ha lasciato all'Inter prima di lui: "Sì, Antonio ha rivoltato l’Inter come un calzino: ne ha cambiato mentalità, professionalità, attitudine al lavoro, alzando tanto l’asticella. E da piazzata, l’Inter è tornata vincente. Il suo lavoro in profondità si vede ancora oggi. Nel ricostruire, nessuno è come lui. E’ maniacale nella cura dei particolari e bravissimo a colpire i punti deboli degli avversari. È diretto e leale nei rapporti: sai sempre quello che pensa di te. Atteggiamenti diversi in spogliatoio? Sì, ma sono arrivati anche in momenti differenti. Conte doveva essere più duro per voltare velocemente pagina. Simone ha dovuto gestire un gruppo che aveva già vinto. Diciamo che il loro carattere si è sposato bene nelle esigenze delle due fasi".