Kean: "Il futuro è adesso ed è la Fiorentina. Razzismo una delle mie battaglie più grandi"
Moise Kean, neo attaccante della Fiorentina, nella sua intervista rilasciata a La Repubblica, ha parlato anche della possibilità di fermarsi per molto tempo a Firenze: "Il futuro è adesso ed è la Fiorentina".
Il video dei suoi tentativi di mirare il centro di un gioco per bambini al Viola Park è diventato virale. Pare non riuscirci.
"Ho pensato di lasciar vincere loro, quel che contava era renderli felici. Se poi la gente la prende in un altro modo, non è un problema mio".
Sui social ha risposto alle critiche.
"Ero lì per far divertire i bambini ed era giusto mettere in chiaro questa cosa".
Ma qual è il rapporto coi social?
"Ci vado a fine giornata, quando mi riposo un po’. Giro su Instagram, guardo i video, le notizie. Un passatempo, niente di più".
Esordio a 16 anni, primo classe 2000 a esordire in Serie A e in Champions: eppure che fatica, in Italia, coi talenti. Perché?
"Non riusciamo a sfruttarli bene. Anche io sono dovuto andare all’estero per far capire che di talenti giovani e italiani ce ne sono tanti. Manca ancora l’approccio giusto. Uno step al quale arriveremo presto, ne sono sicuro".
Quando riusciremo, invece, a sconfiggere il razzismo?
"È una delle mie battaglie più grandi".
Ha mai avuto problemi di discriminazione?
"Sì, ma in quei casi sono stati gli altri ad avere problemi con me. Quando ero piccolo ci rimanevo male, mi dicevo: io respiro, tu respiri, siamo uguali. Siamo umani. Cosa c’è di strano? Poi ho capito che dobbiamo combattere. Quando vai fuori dall’Italia trovi mentalità che non arrivano a questi pensieri. Piano piano ce la faremo, spero il prima possibile".