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Inter-Monza 2-0, le pagelle: Lautaro, già standing ovation. Gagliardini non si fa rimpiangere

Inter-Monza 2-0, le pagelle: Lautaro, già standing ovation. Gagliardini non si fa rimpiangere
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 20 agosto 2023, 06:48Serie A
di Ivan Cardia

INTER-MONZA 2-0
(7' e 76' Lautaro)

Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia

Sommer 6 - Il Monza non lo mette in difficoltà, un po' di timidezza nelle uscite. Serve tempo, dopo una trattativa fin troppo lunga.

Darmian 6,5 - Tanto affidabile che al 19 agosto l'Inter non ha ancora un'alternativa in rosa. Poche sbavature ma anche poca intraprendenza nel primo tempo, ci mette più convinzione col passare dei minuti e fa partire l'azione del raddoppio. (Dall'83' Bisseck s.v.).

De Vrij 6,5 - I centimetri di Maric non sono sufficienti a metterlo in difficoltà, anzi è proprio il tipo di attaccante su cui l'olandese ha meno problemi. In scioltezza anche sul più rapido Mota Carvalho.

Bastoni 6,5 - Colpani e Ciurria sono belle gatte da pelare, non gli lascia spazi ferali. E si fa, al solito, apprezzare per il contributo in manovra.

Dumfries 7 - Sgasa e serve la palla che apre le danze, nelle praterie a destra potrebbe sgroppare con maggior efficacia ma è un grattacapo costante per la retroguardia brianzola. (Dal 66' Cuadrado 6 - Partiamo bene: entra e i suoi nuovi tifosi lo fischiano. Avrà tempo di conquistarli, stasera comparsa).

Barella 6,5 - Qualche imprecisione di troppo, ma anche il tocco sotto che è il preludio al vantaggio. Motorino costante nel cuore dell'Inter e negli spazi del Monza.

Calhanoglu 6,5 - Calma e gesso, ordine e qualche tocco ispirato. La cosa migliore? La "parata" su Kyriakopoulos: vale come un gol.

Mkhitaryan 7 - Inzaghi non rinuncia all'armeno e fa bene. Si nasconde e riappare, quando serve palla lo fa coi giri giusti. Dà il via all'azione del 2-0: per Frattesi rubargli il posto sarà una missione complicata.

Dimarco 6,5 - Cerca il destro, col sinistro e col destro ma anche con una mira migliorabile. (Dal 66' Carlos Augusto 6 - Qualche bella iniziativa, nei ritmi blandi del finale di gara).

Thuram 6 - Ha il nove sulla schiena e un precampionato da zero gol alle spalle. Si muove bene, con e senza palla, ma gli manca il guizzo. (Dal 66' Arnautovic 7 - Entra e la differenza si sente, senza nulla togliere al francese. Ispira il 2-0 di Lautaro, cerca la rete in proprio. Ha aspettato 13 anni, bell'impatto).

Lautaro 7,5 - La fascia sul braccio la sentiva già da almeno un anno. Pronti via, sblocca il campionato nerazzurro; il raddoppio è sempre suo e mette in ghiaccio la partita. La prima è da leader, subito standing ovation. (Dal 79' Frattesi s.v.).

Simone Inzaghi 7 - La sua prima Inter concede poco, capitalizza le occasioni costruite e, nonostante il ritardo nella costruzione della squadra, sembra aver già inserito abbastanza bene diversi nuovi innesti. Una rondine non fa primavera, ma partire bene aiuta.

Sommer 6 - Il Monza non lo mette in difficoltà, un po' di timidezza nelle uscite. Serve tempo, dopo una trattativa fin troppo lunga.

Darmian 6,5 - Tanto affidabile che al 19 agosto l'Inter non ha ancora un'alternativa in rosa. Poche sbavature ma anche poca intraprendenza nel primo tempo, ci mette più convinzione col passare dei minuti e fa partire l'azione del raddoppio. (Dall'83' Bisseck s.v.).

De Vrij 6,5 - I centimetri di Maric non sono sufficienti a metterlo in difficoltà, anzi è proprio il tipo di attaccante su cui l'olandese ha meno problemi. In scioltezza anche sul più rapido Mota Carvalho.

Bastoni 6,5 - Colpani e Ciurria sono belle gatte da pelare, non gli lascia spazi ferali. E si fa, al solito, apprezzare per il contributo in manovra.

Dumfries 7 - Sgasa e serve la palla che apre le danze, nelle praterie a destra potrebbe sgroppare con maggior efficacia ma è un grattacapo costante per la retroguardia brianzola. (Dal 66' Cuadrado 6 - Partiamo bene: entra e i suoi nuovi tifosi lo fischiano. Avrà tempo di conquistarli, stasera comparsa).

Barella 6,5 - Qualche imprecisione di troppo, ma anche il tocco sotto che è il preludio al vantaggio. Motorino costante nel cuore dell'Inter e negli spazi del Monza.

Calhanoglu 6,5 - Calma e gesso, ordine e qualche tocco ispirato. La cosa migliore? La "parata" su Kyriakopoulos: vale come un gol.

Mkhitaryan 7 - Inzaghi non rinuncia all'armeno e fa bene. Si nasconde e riappare, quando serve palla lo fa coi giri giusti. Dà il via all'azione del 2-0: per Frattesi rubargli il posto sarà una missione complicata.

Dimarco 6,5 - Cerca il destro, col sinistro e col destro ma anche con una mira migliorabile. (Dal 66' Carlos Augusto 6 - Qualche bella iniziativa, nei ritmi blandi del finale di gara).

Thuram 6 - Ha il nove sulla schiena e un precampionato da zero gol alle spalle. Si muove bene, con e senza palla, ma gli manca il guizzo. (Dal 66' Arnautovic 7 - Entra e la differenza si sente, senza nulla togliere al francese. Ispira il 2-0 di Lautaro, cerca la rete in proprio. Ha aspettato 13 anni, bell'impatto).

Lautaro 7,5 - La fascia sul braccio la sentiva già da almeno un anno. Pronti via, sblocca il campionato nerazzurro; il raddoppio è sempre suo e mette in ghiaccio la partita. La prima è da leader, subito standing ovation. (Dal 79' Frattesi s.v.).

Simone Inzaghi 7 - La sua prima Inter concede poco, capitalizza le occasioni costruite e, nonostante il ritardo nella costruzione della squadra, sembra aver già inserito abbastanza bene diversi nuovi innesti. Una rondine non fa primavera, ma partire bene aiuta.

Le pagelle del Monza - A cura di Nicholas Reitano

Di Gregorio 6: non può farci nulla sui due gol incassati da Lautaro Martinez. Si fa trovare sempre pronto nelle altre occasioni dei nerazzurri.

D’Ambrosio 5: applaudito e omaggiato dal Meazza non regala una splendida prova ai nuovi tifosi. Anzi, regala lo spazio necessario a Lautaro Martinez per insaccare in rete, scalando in marcatura in ritardo (dal 71' Pereira 5.5: entra e non si rende protagonista di giocate difensivamente utili).

Caldirola 5.5: soffre parecchio la fisicità di Thuram e l'imprevidibilità del Toro. Non è decisivo come nelle scorse sfide contro l'Inter.

Marí 5: in netto ritardo sul cross di Dumfries per il gol dell'1-0. Sul raddoppio si fa saltare troppo facilmente da Arnautovic. Serata no.

Kyriakopoulos 6: uno dei pochi intraprendenti nel Monza. Va più volte alla conclusione e cerca di domare le avanzate di Dumfries. Buon debutto in Serie A con la maglia dei brianzoli (dall'86 V. Carboni SV).

Pessina 5.5: fatica a trovare i tempi giusti perché è ingabbiato dai tre centrocampisti dell'Inter. Poche le salite a rimorchio nei contropiedi.

Gagliardini 5.5: lento, prevedibile e poco pericoloso. Un ritorno al Meazza sotto l'ombra dei centrocampisti nerazzurri, nonché suoi ex compagni (dal 61' Machin 5.5: l'andamento della partita non subisce cambiamenti con il suo ingresso in campo. Chiude bene su un tiro violento di Calhanoglu, ma è l’unica azione personale da registrare).

Ciurria 5.5: è un lontano parente dal giocatore visto dall'anno scorso. Sbaglia praticamente zero in difesa, ma non è mai decisivo nelle discese offensive (dal 60' Birindelli 6: si rende subito pericoloso con un bolide di destro da posizione defilata).

Caprari 6: si muove tantissimo per non dare riferimenti a Darmian e De Vrij e punta spesso l'uomo creando spazi per fare male all'Inter. Ma non è quasi mai supportato.

Colpani 5: a inizio partita spreca un'occasione d'oro che poteva portare in vantaggio i suoi, ma sceglie la via dell'egoismo e sbaglia. Si spegne col passare dei minuti.

Maric 5.5: tante sportellate con De Vrij e compagnia e qualche bella sponda, ma il suo apporto non è sufficiente per creare problemi alla retroguardia nerazzurra (dal 60' Dany Mota 6: prova a chiamare il pressing ai suoi ma finisce per farlo in solitaria e finendo per stancarsi. Non molla mai e chiama sempre palla. Servito sempre male prova a fare il possibile).

Raffaele Palladino 5.5: non è il miglior Monza di sempre sotto la sua gestione, ma l'Inter è nettamente di un altro livello. Si sente la mancanza di un esterno intraprendente come Carlos Augusto. E l'attacco non è chirurgico. Bisogna sistemare qualcosa in vista dei prossimi impegni.

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