Inter, contrasti con la Turchia: Montella blocca Calhanoglu, ma il club non vuole rischi
Momento panico rientrato, ma all'Inter un pizzico di preoccupazione per la salute di Hakan Calhanoglu rimane. Eccome, perché lo spauracchio dell'infortunio subito dal turco nel match con il Galles di sabato scorso riguardava la stessa zona del precedente guaio che lo aveva colpito nella trasferta a Roma, all'Olimpico. L'adduttore sinistro. Per fortuna dalla prima risonanza magnetica svolta in ritiro con la Nazionale non sono emerse lesioni o notizie gravi.
Paura fondata
L'esito, dunque è stato positivo. Tuttavia, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, bisogna entrare nello specifico della situazione, indagare più accuratamente sulle condizioni del centrocampista nerazzurro. È necessario che il versamento si assorba per avere un risultato più limpido, solo così l'Inter potrà scampare dal pericolo ricaduta o ancor più inasprimento del problema. Per questo il club di Viale della Liberazione ha già segnato in agenda nuovi esami quando il giocatore rimetterà piede in Italia.
Divergenze di vedute
Il paradosso però è Vincenzo Montella. Per sua volontà, rivela il quotidiano romano, Calhanoglu è impossibilito nel fare ritorno tempestivo a Milano perché essendo capitano della Turchia il ct vuole la sua presenza, che sia dentro o fuori dal campo, in occasione del match di domani contro il Montenegro. Il primo posto del girone di Nations League, con tanto di promozione, è troppo importante e non viene esclusa nemmeno la possibilità all'occorrenza di utilizzare proprio all'interista. Al contrario di quanto vorrebbe l'Inter: vedere il turco lontano da ogni rischio inutile. A riguardo - si legge - la mediazione diplomatica tra club meneghino e Turchia proseguirà.