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Inter: all-in in 30 giorni

Inter: all-in in 30 giorniTUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:45Serie A
di Redazione TMW
fonte LAPO DE CARLO PER LINTERISTA.IT

Da questo momento l’Inter si gioca tutto.
E’ un assunto quasi banale se si guarda un calendario che propone tre sfide dall’altissimo coefficiente di difficoltà in Campionato, il quarto di Coppa Italia con la Lazio e le due sfide per gli ottavi di Champions, con tutta probabilità contro una tra Milan e Juventus.
In serie A la quiete di questa settimana è fondamentale per preparare con più organizzazione la trasferta contro la Juventus, quella apparentemente decisiva a Napoli e per chiudere a Bergamo.

Il fatto davvero nuovo è che l'Inter sta finalmente rifiatando. La prima settimana dopo tre mesi, nella quale la squadra di Inzaghi può provare a rigenerarsi.
Sei giorni senza partite dovrebbero essere la normalità ma, considerando l’unicità di questo microevento, non basteranno a rimettere tutta la benzina di cui ci sarebbe bisogno.
E' vero che questo permette di recuperare alcuni infortunati, di allenarsi con criterio, un elemento fondamentale per evitare proprio gli infortuni ma è anche una buona possibilità per preparare meglio Juventus-Inter, la partita più proibitiva di sempre e da sempre, per motivi più psicologici che tecnici. Se l'Inter avesse una storia da buon club di provincia o da squadra con aspirazioni da quinto, sesto posto, il ruolino dei precedenti a Torino degli ultimi 50 anni sarebbe
accettabile. Stiamo parlando però di una delle squadre più importanti al mondo, vittima di uno strano complesso già quando il pullman entra in Piemonte.
Lo dice la storia, lo dicono i precedenti.
Qualunque tipo di stagione e in condizioni di forza differenti, l'Inter a Torino con la Juventus gioca sempre male, salvo rare eccezioni.
Ci sono state occasioni nelle quali sono avvenuti episodi che hanno fortemente condizionato il match, indirizzandolo in direzione dei padroni di casa. Un rigore, un'espulsione, sviste di ogni genere e trattamenti arbitrali sconcertanti. Quel tipo di gestione arbitrale che ha creato un forte clima di sospetto e una tensione arrivata prima e ripartita più feroce che mai dopo il 2006 a vette di odio (non solo sportivo a leggere i piromani dei social) che la Juventus ha sfruttato a proprio vantaggio.
L'Inter invece affronta i bianconeri a Torino senza troppa personalità, senza quella cattiveria che dovrebbe essere spontanea. Dovrebbe. E’ accaduto persino con Mourinho
Lo scudetto passa anche dalla sfida di domenica sera e quella timidezza, quel senso di smarrimento che prende storicamente la squadra, in qualche modo deve essere abbandonato. Se verrà fallito l'approccio anche quest'anno è difficile si possa vincere lo scudetto.
L'auspicio è quello di vedere un Inter arrogante e, per una volta, cinica. Se si passasse allo Juventus Stadium sarebbe persino più importante che vincere a Napoli

Prima di arrivare alla prima sfida scudetto (perché la seconda sarà in casa dell’Atalanta, piena corsa per il titolo) la squadra di Inzaghi giocherà con il Genoa a San Siro e la Lazio in Coppa Italia, (con auspicabile ampio turn over), per poi volare al Maradona.
Tre giorni dopo l’ottavo di Champions e qui l’Inter dovrà fare qualcosa che non è mai riuscita a fare in questa stagione: giocare due grandi partite, contro avversari di livello, in quattro giorni.
Il Monza in mezzo e il ritorno dell’ottavo, quattro giorni prima che sia in programma la trasferta a Bergamo. A questo proposito il furto subito dall’Atalanta deve allarmare il giusto. Se Gasperini dovesse essere eliminato dalla Champions, darebbe tutto per il Campionato e avrebbe tutta la settimana per preparare la sfida all’Inter.
Sono prove che decideranno la stagione dell’Inter e non sarà una questione solo fisica e tattica.

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