Il presidente FIGC Gravina: "Italia-Israele gara complicata ma il calcio è condivisione"
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato dalla sala stampa dello stadio Friuli alla vigilia di Italia-Israele, sfida valida per la quarta giornata della fase a gironi di Nations League: "Grazie a tutti i presenti e al patron Pozzo per aver voluto ospitare questa gara dell'Italia, si tratta di un ritorno straordinario. Questo accordo è stato sottoscritto con piacere ed entusiasmo con il Friuli Venezia Giulia, riportare la nazionale a Udine è un impegno a cui abbiamo voluto dare seguito, in uno stadio bellissimo, sul quale l'Udinese ha voluto dare un segnale di partenza e dinamismo nel testimoniare quanto sia importante aver capacità di credere e sostenere un percorso di crescita. Un'eccellenza italiana, senza entrare nel merito delle questioni sportive di classifica, ma chi crede come me negli investimenti nei settori giovanili e nelle infrastrutture deve sottolineare l'impegno della famiglia Pozzo".
Poi in un altro passaggio Gravina ha aggiunto: "Ho avuto piacere di coinvolgere con il presidente Fedriga e un'intera regione per la gara tra Italia e Israele così come per quella decisiva per la qualificazione dell'Italia Under 21 e per la partita dell'Under 17. Questo accordo però non si esaurisce nei novanta minuti, è un progetto nel quale e per il quale vogliamo continuare a investire, c'è sintonia assoluta con il presidente Fedriga. Non spetta a me declinare le bellezze di una regione straordinaria come il FVG e sono bellezze declinate anche in ambito sportivo. Da quando ho avuto l'onore di presiedere la Federazione ho parlato spesso di sport e cultura, quella e non è solo congiunzione ma anche predicato verbale. Il binomio sport-cultura è sempre più forte ed è anche turismo, il calcio è obbligato, per una sua missione legata al sociale, a valorizzare i territori. Per questo considero il Friuli Venezia Giulia un modello".
E infine: "Vogliamo essere co protagonisti e con Fedriga abbiamo trovato il partner giusto dove le progettualità unite ad un modo di declinare le nostre visioni sul calcio ci possono portare a un risultato straordinario. Italia-Israele è una partita complicata, ma il calcio è condivisione, tutti ci auguriamo che in tempi rapidi ci possa essere pace tra i popoli".