Il Liverpool di Klopp: da Mignolet e Origi per finire con Salah e van Dijk

L'8 ottobre del 2015 Jurgen Klopp diventava il nuovo allenatore del Liverpool. Dopo essere diventato un divo in Germania, con la finale di Champions persa dal suo Borussia Dortmund contro la superpotenza Bayern Monaco, aveva lasciato perché sapeva fosse arrivato il suo momento. La stessa cosa che ha fatto adesso con il Liverpool, dicendosi "stanco" e "senza energie", probabilmente dopo anni straordinari, sia dal punto di vista calcistico che da quello emotivo. Anche perché i Reds, in quel momento, erano fuori dal fab four (sesti con Brendan Rodgers) e con una formazione decisamente differente da quella attuale.
Così, per la sua prima, Klopp aveva scelto questo undici. Mignolet; Clyne, Skrtel, Sakho, Moreno; Leiva, Can; Milner, Lallana, Coutinho; Origi. Giocatori profondamente diversi da quelli che allena ora, sia come valutazione che come caratteristiche.
Questi gli acquisti anno dopo anno.
2016-17
Mané, Matip, Karius, Wijnaldum.
2017-18
Salah, Robertson, Oxlade-Chamberlain, van Dijk.
2018-19
Naby Keita, Fabinho, Shaqiri, Alisson.
2019-20
Minamino.
2020-21
Tsimikas, Thiago Alcantara, Diogo Jota.
2021-22
Konaté, Luis Diaz.
2022-23
Darwin Nunez.
2023-24
Mac Allister, Szoboszlai, Endo, Gravenberch.
Nel 2019-20, dopo la vittoria della Champions League, Klopp ha deciso di toccare il meno possibile, inserendo solo Minamino in inverno, per l'attacco. Tornando a vincere la Premier League dopo trent'anni dall'ultimo successo. In totale: una Premier League, una FA Cup, una Coppa di Lega, una Community Shield, una Champions League (e due finali perse contro il Real Madrid), una Supercoppa UEFA, un Mondiale per Club, una finale persa di Europa League.
