Gigot e Dele Bashiru, alla Lazio gira tutto bene. Ma Lotito e Baroni lo avevano detto
Quando le castagne dal fuoco te le toglie chi ha giocato diciassette minuti in stagione, probabilmente possono essere segnali. I gol di Gigot e Dele Bashiru erano inattesi, ma non per questo rocamboleschi o estemporanei. Alla Lazio gira tutto bene, in un anno che doveva essere di cambiamento. Perché il mercato estivo era stato fatto con un certo tipo di filosofia, dopo lo strappo con Igor Tudor e le tante contestazioni in atto, con una luna di miele con la tifoseria che sembrava finita ancor prima di iniziare. Invece Lotito è riuscito in una sorta di miracolo, anche grazie a Fabiani, cioè quello di azzeccare tutte le scelte possibili. Dall'allenatore, con un profilo basso e tanta gavetta alle spalle, agli stessi giocatori.
Che stiano overperformando? Per ora non è dato sapere. Però la sconfitta contro la Juventus è arrivata all'ultimo minuto, dopo avere giocato quasi tutta la gara in dieci uomini. Con la Fiorentina era uno scontro diretto non semplice, mentre con l'Udinese un incidente di percorso dovuto probabilmente a una quadratura non ancora arrivata. Ora ci sono Napoli, Inter e Atalanta nelle prossime cinque gare: a fine girone ci potrà essere una verosimile proiezione su cosa aspettarsi da questa Lazio.
Lotito d'altro canto lo aveva vaticinato qualche settimana fa, quando l'ex capitano dell'Olympique Marsiglia non era ancora entrato per un minuto. "Ora scenderà in campo anche Gigot, vedrete che giocatore è". Così come Baroni aveva tessuto le lodi sue e di Dele-Bashiru. "Più che rotazioni saranno per loro delle opportunità. Stanno bene ed è arrivato il loro momento. Probabilmente saranno della gara, che servirà per migliorare a entrambi. Considero sempre tutti assolutamente dei titolari". Non sembra un caso quello che è successo ieri con il Bologna, quanto la capacità di trovare la soluzione senza porre drammi, una situazione che ricorda più quella con Simone Inzaghi che non gli ultimi anni.