Focus sul mercato del Lecce: tante scommesse, altrettanta fiducia
Il calciomercato in entrata del Lecce è terminato con ben dodici acquisizioni: si può definire, quantomeno numericamente, una mini-rivoluzione. Numerose anche le uscite, però solo due sono state quelle ad effetto, ovvero l'addio di Marin Pongracic e Valentin Gendrey. Hanno salutato Alexis Blin, Pontus Almqvist e Roberto Piccoli, giocatori che avevano inciso nella passata stagione, ma sicuramente non stelle del club salentino. Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera hanno sostituito tutti e l'organico a disposizione di mister Luca Gotti è corposo; solo il campo dirà se più competitivo rispetto a quello dell'annata precedente. Di certo l’operato dell’area mercato nelle precedenti finestre lascia ben sperare.
I nuovi arrivati vanno attesi.
Sia atleticamente sia calcisticamente. Il Lecce ha comprato giovani talenti esteri e giocatori esperti finiti ai margini. Dal punto di vista economico, il colpo più importante è il trequartista Filip Marchwinski che, come affermato dallo stesso Luca Gotti, va aspettato poiché deve entrare nei meccanismi del nostro calcio. Allo stesso tempo, i giallorossi puntano su Kevin Bonifazi, Frederic Guilbert e Ante Rebic: tre potenziali titolari non ancora in linea con lo stato di forma del resto dell'organico. Già dopo la sosta l'undici di partenza potrebbe cambiare.
Il giudizio è sospeso.
Non ci sono abbastanza parametri per dare un voto all'operato degli uomini mercato. C'è chi è rimasto deluso, la realtà è che il rendimento di diversi calciatori è imprevedibile. Bonifazi e Rebic, se recuperati fisicamente, potrebbero lasciare il segno come già fatto in Serie A fino a tre anni fa. Pedine come Jean, Gaspar, Pelmard, Marchwinski e Hasa sono incognite che solo gli addetti ai lavori conoscono in maniera approfondita. Il Lecce, come suo solito, ha deciso di scommettere: difficile ragionare su carta, tanto vale attendere il campo. L’uscita casalinga contro il Cagliari è un bel biglietto da visita.