Fabregas si ispira a Simone Inzaghi e non solo: "Non posso non citare Thiago Motta"
"Sono all'inizio della mia carriera da allenatore. Mi sento bene però ho ancora tanto da imparare". A parlare così è Cesc Fabregas, in un'intervista esclusiva rilasciata a SportMediaset: "Se dovessi ispirarmi ai colleghi, mi colpisce Inzaghi che con il suo 3-5-2 riesce a dare vita a un'anarchia incredibile, rendendola attuabile con un grande lavoro. D'altra parte non posso non citare Thiago Motta che con la sua struttura sta dando un impostazione moderna al calcio italiano grazie anche agli inserimenti dei centrali".
La lotta scudetto secondo Fabregas: "Siamo ancora all'inizio, ma penso che la squadra più forte sia ancora l'Inter, anche perché, partita dopo partita, si vedeva che sarebbe stato abbastanza semplice conquistare il titolo. Ovviamente anche il Napoli con Antonio Conte sarà lassù, sa come vincere uno scudetto e una Premier League. Per le altre vedremo".
Nico Paz, Máximo Perrone e non solo. "Ciò che mi ha colpito è stata la disponibilità da parte dei giocatori che hanno una grande fame di migliorare, anche se ho sempre la sensazione che si possa fare sempre di più - ha sottolineato Fabregas -. So che tutti parlano di Nico, Perrone e Sergi Roberto, tanti di loro sono giocatori giovani che portano in campo la passione e lottano per aver un posto in squadra. In particolare su Nico pensavo che avrebbe avuto bisogno di due/tre mesi di adattamento per abituarsi alla squadra e alla cultura italiana, ma sin dai primi giorni si è visto che era preparato".
Il regalo di Fabregas ai giocatori in caso di salvezza: "Se lo scorso (per la promozione, ndr) anno hanno avuto cinque giorni di vacanza a Ibiza, quest'anno potrei pagare loro dieci giorni di ferie nel caso rimanessimo in Serie A".