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Messi in Italia? Belluzzo: "Grazie a normative fiscali, torneranno i big"

ESCLUSIVA TMW - Messi in Italia? Belluzzo: "Grazie a normative fiscali, torneranno i big"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 24 luglio 2020, 14:15Serie A
di Marco Conterio

Lionel Messi e l'Inter. Di quei sogni che sembrano chimere, ipotesi affascinanti ma orizzonti impossibili. Il padre Jorge trasferirà la residenza a Milano per questioni fiscali: però, essendo lui a gestire il patrimonio e anche la carriera della Pulga, è inevitabile pensare a scenari da sogno, per Milano, per l'Italia. La certezza parte dall'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus: la Serie A è tornata al centro della mappa del calcio internazionale, grazie anche a normative fiscali che hanno aperto la possibilità per il nostro paese di riabbracciare i grandi campioni.

Tuttomercatoweb.com ha deciso di affrontare l'argomento con Alessandro Belluzzo, managing partner della Belluzzo International Partners e Presidente della Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito. Da Londra spiega l'attività della sua Trust & Wealth, in relazione al futuro dei calciatori e dei grandi sportivi. "Il nostro approccio come professionisti è quello di guardare gli aspetti legali e fiscali che consentano a giocatori e familiari di trasferirsi da un paese all'altro. Tra le agevolazioni che hanno permesso all'Italia di tornare al centro dello sport internazionale ci sono la flat tax o quella del rientro del capitale umano".

Non si tratta, però, soltanto di vantaggi fiscali.
"Esatto. Non è solo la variabile fiscale che conta ma l'approccio a 360°. Per questo il nostro studio si occupa di tutto ciò che riguarda il trasferimento: scuola, famiglia, questioni sanitarie, assicurative. Lo stesso vale per chi viene a vivere a Londra: diamo un aspetto tecnico-professionale ma anche operativo, applicato a tutte le famiglie sportive o no".

Ci racconta la flat tax e perché favorisce l'arrivo in Italia dei grandi giocatori?
"Consente a chi non ha avuto una residenza in Italia negli ultimi 9 anni su 10, di prenderla e opzionare per un'imposta sostitutiva sui redditi di fonte estera per 100mila euro all'anno, per un massimo di 15 anni.Faccio gli esempi di Ronaldo, Messi e dei grandi giocatori che hanno redditi derivanti non solo dallo stipendio del club ma anche e soprattutto dalla propria immagine: a questi converrà applicare questa norma che consente una tassazione fissa da 100mila euro".

Che non verrebbe, appunto, applicata allo stipendio ma ai diritti d'immagine e ai redditi esteri.
"Non riguarderebbe lo stipendio ma è una norma che dà un vantaggio importante. Darebbe la tranquillità di usufruire di questo regime anche tramite un accordo col fisco che non darebbe più problemi futuri ma di poter vivere col cuore in pace. Pagando i 100mila all'anno, è un forfettario che riguarda i redditi esteri: per i Messi, per esempio, che hanno avuto questioni aperte in patria, diventerebbe una soluzione importante. Dovrei però guardare anche aspetti di relocation: casa, famiglia, scuola, aspetti dedicati".

L'altra agevolazione riguarda il rientro del capitale umano a cui lei ha contribuito alla stesura col Governo italiano.
"Esatto. L'altra normativa che avvantaggia lo sportivo è quella di un dl del 30 aprile 2019, il dl 34, entrato in vigore il 1 maggio: permette lo sconto fiscale sul decreto imponibile del 70% o del 90% sul reddito per coloro che rientrano in Italia"

E per gli sportivi e per i calciatori, dunque?
"Per gli sportivi abbiamo dovuto trovare un accordo, ho partecipato fattivamente alla stesura delle modifiche al dl 34. L'abbiamo allargato a tutti, laureati o meno, chiamandolo rientro di capitale umano. Si applica anche agli sportivi professionisti. L'agevolazione per questi è del 50% ed è chiesto un contributo dello 0,5% per sostenere i giovani sportivi, un contributo di solidarietà".

Ragionando per ipotesi: Messi per cosa potrebbe optare?
"Le due cose non sono cumulabili: la prima dà un vantaggio alla persona fisica, al giocatore. La seconda dà un vantaggio al club. Se devo dare X milioni al giocatore, le tasse le pago sul 50%. Nella maggior parte dei casi si vedrà l'applicazione più di questa norma. La flat tax si applicherà a chi ha un guadagno superiore sulla propria immagine che sul proprio stipendio".

Come Cristiano Ronaldo in passato, come potrebbe essere per i big del futuro.
"E' una normativa semplice, che non ha bisogno di artifici per risparmiare e toglie da problematiche del passato in cui molti, non per colpe loro, incappavano. E' per quello che, adesso, l'Italia è un paese favorevole per chi vuol rilocarsi".

Fosse nella famiglia Messi, eventualmente, cosa sceglierebbe?
"Uno come Messi magari sceglie la flat tax, uno meno strutturato dal punto di vista dell'immagine magari sceglie il rientro di capitale umano. Mentre per la flat tax servono i 9 anni su 10 di non residenza, per la seconda bastano due anni fuori".

L'Italia di nuovo al centro del mercato. Anche per gli extracomunitari.
"C'è una normativa che consente di ottenere il cosiddetto Golden Visa. E' un'altra cosa attraente: chi non ha il passaporto europeo, può applicare una delle due norme e inoltre gli può venir dato anche il Golden Visa. Si tratta di un permesso di soggiorno di due anni, estendibile di altri tre anni e così via. Riguarda chi investe in Italia: se fa un investimento su startup, società per azioni, titoli di stato o iniziative filantropiche, ha la chance di avvere soggiorno Schenghen. E' importante per poter tesserare extracomunitari anche per i club italiani".

Riassumendo: l'Italia torna al centro del calcio mondiale.
"Queste tre normative riguardano vantaggi fiscali, patrimoniali e di visa, nel massimo della trasparenza e della tranquillità personale. Facendo forza su queste norme, possiamo far sì che la Serie A diventi un'alternativa importante in Europa.

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