Empoli-Verona 0-1, le pagelle: Shpendi è un enfant prodige, Folorunsho promette bene
Le pagelle di Empoli-Hellas Verona 0-1 (75' Bonazzoli)
Pagelle dell'Empoli a cura di Giacomo Iacobellis
Caprile 5 - L'ex Bari ha tutti gli occhi puntati su di sé visto che è chiamato a raccogliere la pesante eredità di Vicario fra i pali. Nel primo tempo se la cava bene, da 6 in pagella, ma nella ripresa è proprio un suo grave errore sugli sviluppi di un corner a spalancare a Bonazzoli la strada per lo 0-1. Esordio da dimenticare, ma ha solo 21 anni e tutta una stagione davanti per farsi perdonare.
Ebuehi 5,5 - Ormai è un fedelissimo di mister Zanetti e sulla destra si è preso la titolarità. Contro Doig però non riesce ad avere la meglio, soffrendo le incursioni del diretto avversario e spingendo poco in fase offensiva.
Ismajli 6 - Provvidenziale in chiusura su Mboula nel primo tempo, disputa una gara attenta e ordinata al centro della retroguardia. Sufficiente.
Luperto 5,5 - Fa sentire il fisico e l'esperienza agli attaccanti gialloblù, ma rischia molto in fase di impostazione quando regala un pallone pericolosissimo al Verona. Leggermente insufficiente.
Cacace 5,5 - Vince il ballottaggio col nuovo acquisto Pezzella e prova a mettere in campo la sua intensità fisica, ma la fascia sinistra azzurra quest'oggi arreca ben pochi pericoli a un Verona ben messo in campo da Baroni (Dall'80' Pezzella s.v.).
Grassi 5,5 - Il solito lavoro sporco in mediana, senza né brillare né sfigurare. Si vede poco (Dall'86' Ekong s.v.).
Marin 6 - È sua la prima occasione da rete del match, visto che scocca una saetta che finisce sulla traversa dopo appena 7 minuti di gioco. Ci riprova su punizione nella ripresa e, in generale, è senza dubbio uno dei migliori dell'Empoli.
Cancellieri 5,5 - Si muove e ci mette impegno, ma a livello tattico sembra non riuscire mai a trovare le misure giuste. È comunque solo la prima (Dal 71' Shpendi 6 - Il ragazzo ha le stimmate del predestinato. Basta una giocata per capirlo: la velocità e la precisione con cui calcia in porta da centrocampo dopo un passaggio sbagliato di Montipò. È un classe 2003 e va lasciato crescere, soprattutto fisicamente, ma farà parlare di sé).
Baldanzi 6,5 - Nel primo tempo è in ombra fino al 43', quando si accende e con una intuizione delle sue mette Gyasi da solo davanti al portiere. Nella ripresa è proprio lui a guidare la reazione azzurra, accendendo la luce ogni volta che prende palla e punta la porta. Giocatore di livello superiore.
Gyasi 5 - Tanto sacrificio per l'ex Spezia, che corre e lotta coi difensori gialloblù mostrando però anche i suoi limiti in fase di finalizzazione. Il rigore in movimento che sbaglia a fine primo tempo pesa come un macigno sulla sua partita e sul giudizio finale (Dall'86' Henderson s.v.).
Caputo 5,5 - "Ciccio" sta ancora ritrovando la forma giusta e, pur facendo a sportellate coi difensori del Verona, questo pomeriggio non riesce quindi a incidere (Dal 71' Piccoli 6 - Entra in campo e il Verona segna il gol dello 0-1. Da rivedere in una partita con dinamiche diverse).
Paolo Zanetti 6 - L'aveva preparata bene e la sconfitta gli sta sicuramente stretta. Se Gyasi avesse segnato quel gol a fine primo tempo o Marin avesse avuto più fortuna coi suoi due tiri da fuori, magari staremmo parlando di un Empoli vincente che non ha rubato niente. Sfortunato, ma c'è ancora tanto tempo per inserire i nuovi e trovare la quadra. Tassativo tenere Baldanzi.
Pagelle dell'Hellas Verona a cura di Dennis Magrì
Montipò 7 - Determinante sul tiro all’8’ di Marin, deviazione che sposta il pallone sulla traversa. Nel finale si conferma insuperabile, anche sul piazzato di Baldanzi.
Coppola 6 - Al termine della prima frazione di gioco perde contatto con Gyasi, che ha la più limpida occasione da rete: per sua fortuna, però, l’ex Spezia non ne approfitta. Per il resto se la cava.
Magnani 6,5 - Guida, con solito carisma, la linea a tre. Non perde mai di vista Caputo e di fatto lo annulla dal match.
Dawidowicz 6,5 - Attento e granitico, concede poco e nulla dalle sue parti. Baroni lo ricolloca in difesa dopo gli esperimenti a centrocampo, lui risponde bene.
Terracciano 6,5 - Avanti e indietro sulla fascia, ha grandi qualità ma all’inizio sembra un po’ timido. Esce alla distanza e soprattutto dietro giganteggia contro Gyasi.
Duda 6,5 - Prova a dettare i tempi in mezzo al campo, ma a volte è un po’ impreciso. Da lui ci si aspetta qualcosina in più anche al limite dell’area: un paio di imbucate, propone ma i compagni non sfruttano le sue idee. Dal suo calcio d’angolo arriva il gol di Bonazzoli (Dal 90’ Amione s.v.).
Hongla 6 - Dà sostanza a centrocampo, recupera un bel numero di pallone e fa da filtro avanti la difesa.
Doig 6 - Fa avanti e indietro senza sosta. Nel secondo tempo ha pure l’occasione per colpire, ma non si coordina al meglio e non inquadra la porta. Propositivo e volenteroso (Dal 90’ Cabal s.v.).
Folorunsho 6 - Meno “esplosivo” di quello apprezzato lo scorso anno in B, ma sicuramente tra i più attivi: lotta e battaglia continua a centrocampo, crea varchi e suggerimenti per i compagni (Dal 69’ Saponara 6,5 - Entra e dà la scossa, con la sua qualità. Sfiora anche l’eurogol).
Mboula 5,5 - Tanto movimento, non dà punti di riferimento ai difensori avversari, ma poi si spegne sempre sul più bello. Ha ampi margini di miglioramento (Dal 69’ Bonazzoli 7 - Gli bastano pochi secondi per lasciare il segno: da rapace dell’area realizza il gol da tre punti).
Ngonge 6 - Anche lui, come Folorunsho e Mboula, non dà riferimento in avanti e con i suoi tagli mette in apprensione i difensori avversari. Nel primo tempo è il primo che ci prova, poco convinto sulla conclusione di punta. Nella ripresa cala un po’ (Dal 69’ Djuric 6 - Tanto lavoro sporco e più presenza negli ultimi venti metri. Segna, ma in posizione irregolare. Dà il proprio solito apporto).
Marco Baroni 7 - A volte, nel primo tempo, la squadra sembra interpretare il gioco visto lo scorso anno: lanci lunghi, ma manca la torre Djuric. Dal punto di vista fisico e atletico il gruppo c’è, in avanti l’obiettivo è migliorare l’intesa tra gli attaccanti. Ma su questi tre punti c’è anche la sua mano: con i cambi la vince.