Dimarco e Sanchez: l'Inter si mette alle spalle una sosta complicata. 2-0 all'Empoli

Inter batte Empoli 2-0: decidono Dimarco e Sanchez.
L'Inter si mette alle spalle la sosta più complicata del campionato e riprende la propria marcia verso lo scudetto. Simone Inzaghi, che arriva a 100 vittorie in 150 panchine interiste, ha dato alla squadra un gioco dalle mille e una occasioni, in più ha gente che la butta dentro. Se non in attacco - altro giro a vuoto della ThuLa - sulle fasce o in panchina. All'Empoli, per quanto a testa alta la quadra di Davide Nicola possa uscire da San Siro, manca proprio quello, il killer instinct negli ultimi metri. Non è solo questo a decidere il 2-0 nerazzurro, firmato dal gol immediato di Federico Dimarco a inizio gara e poi dal bis di Alexis Sanchez, subentrato a un Lautaro scuro in volto ma costretto a sorridere perché l'allenatore piacentino ha avuto ragione in men che non si dica. Nei cori del Meazza, la cui Curva Nord ha cantato anche e soprattutto per Francesco Acerbi, l'Inter si dimentica Madrid e il Napoli, le polemiche e le analisi. Si rimette a +14 sul Milan secondo, con quel derby del 22 aprile segnato in rosso sul calendario.
Subito Inter, Dimarco-gol col dubbio. La squadra di casa ha fretta di archiviare la pratica e si vede. Il gol è nell'aria dal fischio d'inizio e arriva dopo cinque minuti: lo confezionano i due mancini d'oro di Inzaghi. Bastoni crossa, Dimarco di prima intenzione spedisce alle spalle di un incolpevole Caprile. Restano dubbi perché l'azione nasce da un lancio di Pavard sul quale Thuram sembra in fuorigioco, il VAR non può intervenire per un rilancio sbagliato di Bereszysnski che aveva intercettato il retropassaggio del francese. Sbloccata la gara, è sempre sulla corsia di sinistra che la capolista continua a spingere: solo il legno dice no allo stesso Bastoni, a portiere empolese ormai battuto. L'Empoli se la gioca ad armi pari e poco sprazzi prima della mezz'ora: Marin tenta il jolly dalla distanza, attento Audero. È il campanello d'allarme che l'Inter coglie, chiudendo i possibili spazi alle offensive degli ospiti. 1-0 all'intervallo.
I cambi di Inzaghi. Il secondo tempo inizierebbe come il primo, non fosse che Barella si divori l'invito a nozze formulatogli da Dimarco. Mancato il gol del raddoppio, l'Inter continua a macinare gioco, con Mkhitaryan e Calhanoglu a cercare la porta di Caprile, mentre è Bastoni Simone tra i più pericolosi degli ospiti. All'ora altra occasione nerazzurra: questa volta Barella protagonista in positivo per una palla strepitosa, Pavard trova solo una grande chiusura di Bereszysnki prima che la sfera possa giungere dalle parti del portiere empolese. A un quarto d'ora dalla fine, un curioso caso in cui il tempo è galantuomo in un battito d'ali. Inzaghi sostituisce Bastoni e Lautaro, nessuno dei due sembra particolarmente d'accordo. Al loro posto entrano Dumfries e Sanchez, che tempo tre minuti confezionano la rete del 2-0, il raddoppio che gela in via definitiva le velleità dell'Empoli di pervenire al pareggio.
