Da Onana a Sommer: quando cambiare funziona (e fa anche risparmiare molto)

Ieri sera Andre Onana e Yann Sommer hanno vissuto due partite molto diverse. Da una parte il portiere del Manchester United ha preso parte all'incubo collettivo: da 2-0 con doppietta di Hojlund al 4-3 finale, con tredici minuti di recupero nel primo tempo e nove nel secondo. Per poi arrivare a tre dalla fine sul pareggio, prendendo gol dal teenager Roony Bardghji, kuwaitiano - che si è trasferito con la famiglia in Svezia quando era bambino - in forza proprio agli scandinavi. Onana non è stato esente dalle critiche, come praticamente sempre in questa stagione, sebbene sembra ci sia qualcosa d'altro che non vada e che il portiere sia l'ultimo dei problemi.

Invece Sommer, come al solito, ha mantenuto la porta inviolata. Ha parato tutto quello che è capitato dalle proprie parti, legittimando una volta di più il suo acquisto. Una scelta che forse è sembrata stravagante, visto che lo svizzero è un portiere ritenuto generalmente "basso". Solamente 183 centimetri quando oramai i numeri uno di Serie A sforano tranquillamente il metro e ottantacinque, quasi sempre arrivando al metro e novanta. Per Sommer questo discorso non è valido, visto anche come sta reagendo la squadra al suo innesto: difesa ottima in Champions, poco perforata anche in campionato, con solamente sei reti subite.

Insomma, alle volte cambiare fa bene e funziona. Soprattutto economicamente, considerato che Onana è costato 55 milioni allo United, mentre per Sommer c'è stata una lunga trattativa, terminata a 6 milioni.