Corvino spiega come sarà il mercato del Lecce: "Abbiamo diviso i sei ruoli in due fasce"
"Il mercato invernale come sapete è diverso da quello estivo. Il mercato di gennaio ha i suoi tempi e si caratterizza per le sue regole facilmente intuibili: è un mercato di riparazione. Un nome famoso che sta giocando in un altro club ripara una situazione". In casa Lecce è direttamente Pantaleo Corvino, direttore dell'area tecnica del club, a parlare in conferenza stampa oggi assieme al ds Trinchera per illustrare le linee guida relative alla prossima sessione di calciomercato: "Chiedo però a tutti quale club può cedere a gennaio un giocatore titolare che sta facendo bene? Qualcuno può dire che con tanti soldi forse è possibile. Faccio un esempio. Tutti scrivete che il Napoli vorrebbe Dorgu, però per noi è un giocatore importante che sta giocando titolare, quindi non ce ne priviamo. A gennaio un club deve avere fantasia e capacità di intravedere chi sta facendo fatica altrove, per poi convincerlo a venire rispettando le condizioni del club. Allo stesso tempo chi vede dall'esterno l'acquisto di un giocatore che sta giocando poco può essere scettico. Ci sforzeremo e proveremo a fare il massimo, sicuramente non improvvisiamo".
Prosegue Corvino.
"Abbiamo le idee chiare. Abbiamo diviso i sei ruoli in due fasce. La prima fascia è quella dove ci sarà da comprare e sono difensore centrale, esterno difensivo e esterno d'attacco. Qui andremo a prendere. Quelli che ci sono rimarranno e verranno aggiunti altri. Gli altri ruoli sono quelli in cui se c'è anche da ridurre riduciamo. Abbiamo 5 portieri e se qualcuno ci chiede possiamo cedere. Tra i portieri della prima squadra ci sono Borbei e Samooja, inoltre Penev si allena con la prima squadra per crescere. Stessa cosa per il centrocampo. Ad inizio stagione abbiamo aspettato Kaba e abbiamo creduto in Helgason. Il centrocampo adesso ha tanti giocatori e se un giovane come McJannet ci chiederà di andare a giocare vedremo di accontentarlo. Come attaccanti centrali abbiamo Krstovic, Rebic e Burnete. Qui non c'è niente da fare, neanche se ci chiederanno di essere ceduti. Siamo nel numero giusto".