Calvarese: "Sì al Var a chiamata: restituirebbe più credibilità al sistema"
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L'ex arbitro Gianpaolo Calvarese, oggi commentatore DAZN, ha parlato delle difficoltà arbitrali delle ultime settimane in Serie A, toccando anche la questione del possibile inserimento del VAR a chiamata nel nostro campionato. L'analisi dell'ex fischietto inizia dall'errore verificatosi in Torino-Genoa, con la trattenuta su Sanabria non fischiata dall'arbitro e con le polemiche successive al mancato intervento da parte del VAR.
Partiamo da Torino: perché il Var non è intervenuto su Sanabria?
"Posto che in campo, soprattutto al 94’, si possa anche perdere una trattenuta, e che per il Var sia difficile valutarne l’intensità, sulla mano che tira Sanabria occorreva intervenire. Di Paolo semplicemente doveva farsi la domanda per cui è nata la Var: "È un evidente errore?". La risposta è sì".
È d’accordo con la Var a chiamata?
"Assolutamente sì, per tanti motivi. Il calcio comunque è dei tifosi, dei club, degli utenti, e quindi un percorso partecipativo come questo avvicinerebbe di più tutti quanti all’arbitraggio. Poi, restituirebbe ancor più credibilità a un sistema che ormai investe tanto nella comunicazione".
Una stagione con diversi “bassi”, perché?
"È un campionato molto difficile, aperto per tutti gli obiettivi: scudetto, Europa, salvezza. Gli arbitri lavorano tanto ma devono fare più tecnica. In alcuni episodi ho visto poca conoscenza del
gioco del calcio".
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