Cagliari, prestazioni deludenti da parte di troppi "big"
L’altalena delle prestazioni dei singoli ha prodotto l’attuale situazione deficitaria della squadra.
Troppo spesso, a turno, alcuni degli elementi più gettonati dal punto di vista tecnico hanno determinato un risultato negativo giocando con poca energia e addirittura mettendo in vetrina una pericolosa carenza di agonismo, che dovrebbe essere propria di una squadra alla disperata ricerca della salvezza. Ed in questi ambiti è impensabile che possa intercedere la società, la quale ha già fatto tanto per imbastire un complesso che potesse competere nella massima serie.
Mister Ranieri è probabilmente andato in crisi quando ha notato che i suoi non avevano recepito quelle che erano le più elementari regole da mettere in campo per riuscire a togliersi dai guai. Lo sconforto determinato da tutta una serie di risultati negativi ha fatto sì che il morale scadesse a livelli di guardia. Per mettere il dito sulla piaga il primo che non ha avuto un rendimento lineare è stato proprio Nandez. Dai più indicato come una sorta di uomo in più nello scacchiere ha invece mostrato di non essersi adattato alla situazione. Pur non lesinando sempre un impegno costante, l’uruguaiano ha evidenziato limiti che magari nella stagione scorsa, in serie B, non erano emersi nella loro gravità considerando il “gap” tecnico dovuto alla categoria. Questa mancanza di linearità nelle prestazioni è costata pure, al momento, la rinuncia alla Nazionale da parte di Nandez, che sino a qualche tempo fa veniva regolarmente chiamato a far parte della selezione sudamericana.
Non solo, anche nell’ultima uscita in campionato ad Udine, Ranieri lo ha relegato in panchina all’inizio proprio perchè Nandez ha mostrato nelle ultime gare chiari segni di usura. Oltre a lui, anche altri elementi stanno disputando un torneo con troppi alti e bassi. Lo stesso Dossena, che per larga parte della stagione ha avuto un rendimento esaltante, ha ultimamente abbassato la media delle prestazioni, mentre da Petagna ci si attendeva molto di più soprattutto a livello realizzativo, mentre si è acceso solo a sprazzi.
Anche per l’attaccante ex-Monza panchina fissa nel pareggio alla Bluenergy friulana e nessuna possibilità di scendere in campo. Il presidente Giulini, immediatamente dopo il confronto perso in casa con la Lazio, ha puntato il dito verso parte della rosa. Ovviamente non ha fatto nomi, ma resta il fatto, insindacabile, che ci sono delle crepe che vanno tamponate prima che la situazione divenga insostenibile. La timida reazione di Udine, con finalmente un punto conquistato dopo quattro sconfitte consecutive, fa pensare che il lavoro ai fianchi di società e tecnico abbia sortito gli effetti sperati. Anche se la strada è ancora lunga ed irta di insidie. Con quel penultimo posto in classifica che incute più di un timore.