Bologna, Lykogiannis: "Con Italiano più spazio per noi terzini. Sarà l'anno di Castro"
Charalampos Lykogiannis, difensore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro estivo dei rossoblù a Valles, Alto Adige: "Il mister è arrivato chiedendoci sempre cose nuove, cerchiamo di abituarci tutto e di farci trasmettere quello che chiede".
E a lei cosa chiede?
"Quando il mister è arrivato abbiamo parlato diverse volte e mi ha spiegato cosa vuole. Quest'anno potrò andare più avanti per mettere qualche cross, spero di fare bene. Ho grande voglia".
La Champions League che sensazioni ispira?
"È una cosa bellissima per tutti. Io ho avuto la fortuna di esordire nel 2012 giocandoci con l'Olympiacos ed è stupendo. Dobbiamo essere pronti per queste partite".
Ora per la punta arriveranno più cross.
"Lavoriamo anche su questo. E Castro è in grande forma, lo cerco dentro l'area e spero che quest'anno possa fare bene".
Anche Dallinga però.
"I nuovi sono entrati benissimo nel gruppo, dobbiamo aiutarci tutti per fare bene".
Quanto le ha fatto piacere il rinnovo?
"Sono contentissimo di poter proseguire con questi colori, è un grande orgoglio e vorrei dare ancora di più, facendo una grande stagione col Bologna".
Avrete tre competizioni.
"Sì e possiamo e posso fare ancora di più. Quest'anno noi terzini avremo più spazio per andare avanti e mettere più cross, dobbiamo sfruttare il momento ed essere mentalmente pronti, perché avremo la competizione in più. Sarà importante lavorare tanto".
Conosce Miranda? Vi siete parlati?
"La competizione sana fa sempre bene. Non lo conosco, so solo che giocava in Spagna e adesso è a Parigi (per i Giochi Olimpici, ndr). Anche lui è un terzino giovane, non vedo l'ora che arrivi e potremo essere ancora più competitivi".
Com'è cambiata l'aria nei suoi due anni di permanenza?
"Tantissimo. Quando sono arrivato ho trovato un gruppo fantastico, la situazione migliore. E questi due anni sono merito di tutti, siamo come una famiglia".
Quali le differenze principali tra Italiano e Motta?
"Non sono grandi differenze. Di Italiano mi hanno colpito voglia e intensità negli allenamenti, come ci fa lavorare ogni giorno".
Come ha ritrovato Santiago Castro?
"Molto bene, affamato. Penso che questo sarà il suo anno".
Non era titolare, ma ha lasciato il segno.
"Mi piacerebbe sicuramente giocare di più, come tutti. Lo scorso anno ho lavorato tantissimo e mentalmente ero forte: quando mi è stata data l'opportunità ho dimostrato chi sono".
Chi calcia meglio le punizioni?
"Siamo qui da una settimana, l'unico che non ha battuto bene le punizioni tra me, Moro, Karlsson e Orsolini sono stato io, vi devo dire la verità!".