Bologna, Ferguson 'vede' il rientro: "Ancora un mese, non vedo l'ora di tornare in campo"
Appuntamento importante ieri all'Isokinetic di Bologna, nella seconda serata dedicata all'inaugurazione del nuovo Campus. Presente tre calciatori del Bologna come Lewis Ferguson, Niccolò Cambiaghi e Federico Ravaglia, cresciuto calcisticamente a due passi da Isokinetic, e il direttore sportivo Marco Di Vaio, che in carriera di infortuni ne ha conosciuti più di uno. Il titolo della tavola rotonda? "La salute del giovane calciatore". Con focus inevitabile, sui due lungodegenti del club rossoblù.
Ad aprire le danze è stato Lewis, capitano coraggioso ai box da aprile, cioè da quel Bologna-Monza che gli fece sfumare il sogno degli Europei, oltre che il cammino finale verso la Champions. Un incubo che adesso è alle spalle: al suo ingresso, Ferguson è stato applauditissimo. "Quanto manca? - ha detto lo scozzese nella sua lingua madre, sottolinea il Corriere dello Sport - Credo un mese, all'incirca. Ma più che parlare di tempi, quello che conta è che il recupero procede. Sto andando bene, mi sto allenando sul campo, vediamo come va. Manca l'ultima curva. Lo stadio? Mi manca tantissimo, questa è la mia vita, non ero mai stato fuori così tanto prima".
Ferguson viene da una famiglia di calciatori, dove gli infortuni sono all'ordine del giorno: "È difficile, certo, ma guardiamo avanti. Non vedo l'ora di tornare sul campo con i miei compagni". La speranza è di farlo a fine ottobre; salvo poi puntare metà novembre, per giocare.