Boban ha dei dubbi sul Milan: "Spero che almeno Ibrahimovic abbia capito cosa fa"
L'ex attaccante e dirigente Zvonimir Boban ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha toccato vari temi. Come per esempio l'addio alla UEFA - era capo del calcio - datato 27 gennaio scorso: "Ho fatto tanti compromessi nella mia vita, di qualcuno me ne vergogno anche. Ma di fronte all'usurpazione e e alla pura politica di chi per difendere un proprio interesse infanga tutto il calcio e le sue istituzioni, non era possibile continuare. Una decisione inevitabile, anche se sofferta. Da anni vediamo imperversare nel sistema la tecnocrazia, gente che pensa di essere più importante del gioco, dei calciatori, degli allenatori, delle istituzioni stesse. Non ho più sentito Ceferin, mi dispiace come è finito il nostro rapporto".
Spazio anche al calcio giocato e all'inizio del nuovo format per la Champions League: "Anche se è nato per avere introiti, fregandosene di calciatori e calendario, mi piace e credo divertirà tanto. Ho litigato tanto in UEFA per far ridurre le partite del gruppo, inizialmente ne erano previste dieci e ora sono otto". Cosa aspettarsi dalle italiane? Risponde Boban: "L'Inter ha dimostrato di poter competere con tutti, le altre non le vedo a questo livello". A proposito dei nerazzurri, per Boban sono loro i favoriti allo Scudetto ("squadra più forte e completa") ma ci sono belle parole anche per la nuova Juventus: "Motta mi piace tantissimo, a Bologna ha realizzato un capolavoro. Sta nascendo una bella Juve, con un grande allenatore. Koopmeiners? Non vale 60 milioni, è un ottimo giocatore ma non un fuoriclasse. Specie per la Juve".
Inevitabile però per Boban soffermarsi anche sul Milan: "Purtroppo siamo ancora in tribunale... Rispetto tanto Fonseca, gli va dato tempo ma mi preoccupa che ancora non abbia dato la certezza che questa squadra deve giocare solo con il 4-3-3. È all'inizio, è intelligente e spero possa correggersi. Il problema, al di là dei risultati, è il gioco che non esiste. Ibrahimovic? Non ho ancora capito cosa fa. Spero abbia capito lui, sarà lui quello giudicato, mica Moncada. Rimane lo smantellamento della squadra che aveva vinto lo Scudetto. Maldini? Grandissimo amico e lo rimarrà per tutta la vita".
Conlcusione con panoramica sulle altre: "Conte ha sempre fatto risultati, deve trovare la pazienza che tante volte non ha per via del suo carattere. L'Atalanta è l'orgoglio di tutti quelli che amano il calcio, credo faranno ancora bene ma non di più. Spero che la Roma possa lottare per un posto in Champions ma sarà molto dura".