Agnelli-Tar, ricorso accolto sulle plusvalenze. Vaciago: "Il sistema attuale può crollare"
Attraverso le colonne di Tuttosport, il giornalista Guido Vaciago ha parlato dell'accoglimento dei ricorsi presentati da Agnelli e Arrivabene per il caso plusvalenze: "Si giocherà ancora in Lussemburgo una partita fondamentale per capire se l’attuale sistema del calcio è legittimo oppure no. Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene hanno visto accogliere i loro ricorsi al Tar sulle sentenze del caso plusvalenze e, lo stesso Tar, riconoscendo parecchie anomalie nell’iter che ha portato alle loro condanne (così come alla condanna della Juventus) e, soprattutto, ponendo tre quesiti alla Corte di Giustizia Europea".
Prosegue: "Al di là dell’accoglimento dei ricorsi, sono significative le due corpose sentenze che con il loro contenuto mettono in dubbio alcuni capisaldi della riapertura del processo plusvalenze, avvenuta fra il 2022 e il 2023, che condannò tutta la dirigenza della Juventus a inibizioni lunghissime e inflisse 10 punti di penalizzazione, costati ai bianconeri la qualificazione in Champions, quindi a un centinaio di milioni".
Focus in particolare sull'articolo 4: "Quello sul dovere della «lealtà e della probità sportiva», una norma molto vaga ma che può provocare condanne micidiali (vedi i 30 mesi a Paratici, i 24 ad Agnelli o i 16 a Cherubini, così come i 10 punto alla Juventus). Il Tar richiama la giurisprudenza italiana ed europea che impongono che pene così pesanti debbano essere inflitte attraverso articoli più precisi e circostanziati (il concetto di “slealtà” non basta, ci devono essere delle fattispecie più precise e con un corrispondente tabellario altrettanto preciso)".
Chiusura: "Cosa dirà la Corte e quanto lo dirà? Nella migliore delle ipotesi i tempi potrebbero essere di un anno e mezzo, al massimo due. il procedimento sarà lo stesso del caso Superlega e la sentenza della Corte Europea sarà inappellabile e diventerà legge per tutti gli Stati dell’Unione. Ed è probabile, vista la recente letteratura, che dia ragione ad Agnelli e Arrivabene. E quindi? La giustizia sportiva riceverebbe una pesante spallata, perché non potrebbe più godere di quella autonomia che chiudeva nel suo alveo le decisioni. Le conseguenze potrebbero essere enormi (anche in termini di intasamento ulteriore della giustizia ordinaria). Ma al di là del problema della giustizia sportiva, potrebbe arrivare un altro segnale inequivocabile che il sistema attuale deve essere profondamente riformato o è destinato a crollare, un pezzo dopo l’altro".