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Motta dopo Bruges: "L'unico attaccante della Juve che salvo è Mbangula". Poi spiega il cambio

Motta dopo Bruges: "L'unico attaccante della Juve che salvo è Mbangula". Poi spiega il cambioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:29Serie A
di Dimitri Conti

Così Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita di Champions League pareggiata 0-0 sul campo del Club Brugge: "Non sono abituato a fare comparazioni tra una partita e l'altra, parlando di stasera dico che abbiamo fatto una partita corretta. Non voglio togliere meriti al Bruges, hanno messo spesso in difficoltà le avversarie quando passavano qui. Non lasciano mai spazio dietro, trovando vantaggi in contropiede: siamo stati bravi a non subirli. Fino agli ultimi metri abbiamo portato bene palla, avendo i sei attaccanti ho visto una partita sufficiente di Mbangula, mentre gli altri hanno dato troppo poco per la qualità che hanno. Mi aspetto di più da Nico Gonzalez e Weah che erano titolari, ma anche da chi è entrato come Yildiz, Conceicao e Vlahovic. Devono contribuire di più".

Perché ha messo Nico Gonzalez centravanti?
"Ripeto, per tanti aspetti ho visto una partita corretta. So che non è facile giocare negli ultimi 20 metri contro chi si chiude bene, però noi abbiamo qualità in attacco. Ho visto bene Mbangula, sicuramente può fare meglio e l'ha dimostrato. È stato l'unico dei nostri a provare i dribbling, a scombinare la difesa avversaria. Da tutti gli altri mi aspetto di più".

Avete sofferto a centrocampo?
"Non solo lì. Loro lasciano uno in più dietro ma nel resto del campo era quasi uomo su uomo. Avevamo spazi con i difensori centrali, loro hanno creato difficoltà a tantissime squadre anche in Champions. Negli ultimi metri ci è mancato quel qualcosa in più. Tranne che Mbangula, che può fare comunque meglio, dagli altri cinque attendo molto di più".

Perché allora ha tolto Mbangula?
"I cambi non erano programmati, dobbiamo vedere come va la partita per i tre attaccanti. Mi aspettavo qualcosa di più e in certi momenti subentra pure la stanchezza o il bisogno di sorprendere l'avversario con qualcuno di nuovo e più fresco. Però questo non l'ho visto".

Locatelli in questo nuovo ruolo come lo vede?
"Manuel sa come fare, ha giocato un'ottima partita sia in difesa che in attacco".

Cosa si porta a casa?
"Siamo al playoff. Lo 0-0 è anche merito dell'avversario, non hanno fatto bene solo contro di noi. E ho visto tante cose positive, abbiamo sofferto pochissimo in fase difensiva contro un avversario di livello alto. In attacco invece siamo andati bene solo fino a un certo punto".

Locatelli giocava da difensore centrale?
"Può giocare in mezzo ai centrali, per provare passaggi lunghi. Quando però va nella metà campo avversaria la superiorità in costruzione non è evidente: dovendo compensare, si trova in certe situazioni. Che però sa gestire molto bene".

Non è che il turnover danneggia i suoi attaccanti?
"Qua dentro non dobbiamo avere alibi o scuse. La cosa più importante non è il singolo ma che la Juventus ottenga il risultato, la vittoria. Non è importante la quantità di minutaggio, ma la qualità. Questa è la concorrenza in una grande squadra come la Juve. Ora li avrò tutti insieme, con Kolo Muani saranno in sette e dipenderà da loro chi giocherà titolare, chi entrerà e chi dovrà aspettare. Se lo devono meritare".

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