ADL parte da Lindstrom e finisce per attaccare la Serie A: "Da oggi stop conferenze pre-partita"
Si parte con una difesa dell'acquisto di Jesper Lindstrom, si finisce con il solito durissimo j'accuse alla Lega Serie A. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato in conferenza stampa prima di Walter Mazzarri. Tra i temi trattati, anche l'arrivo dell'ex Eintracht, che a un certo punto si è tramutato in un'invettiva contro il sistema mediatico e di politica sportiva del calcio italiano: "Io sento dire: ma perché avete comprato un trequartista anziché uno al posto di Politano e Kvaratskhelia. Allora: il signor Lindstrom ha fatto la bellezza di 23 partite, non nel Napoli ovviamente, da ala destra. Poi ha fatto 19 partite da trequartista, ma sono di più le altre. Poi ha fatto come centrocampista a destra una e a sinistra tre.
Questa è la verità: bisogna che vi documentiate, io sono stancato di sentirmi dire ma chi cazzo hanno comprato. Bisogna essere lucidi. Se si deve collaborare tra media e chi sta da questa parte, con noi che stiamo dentro, vediamo carattere, fisicità, lo stato fisico, sarebbe bene che ogni tanto ci si concertasse. Era dovuta questa conferenza per Mazzarri, perché è dopo la chiusura del mercato, però è mia intenzione di non fare più le conferenza stampa prepartita.
Nel prepartita l'allenatore va lasciato in pace. Quello ha già tante considerazioni da dover prendere, ma di che vi deve parlare? Mica vi può dire come schiererà la squadra. Io sono anche contrario, ma questi sono i miei colleghi della Lega, che è un disastro e un cumulo di incapacità totali, perché il fatto di vendere alle televisioni la possibilità di far entrare le telecamere negli spogliatoi mentre quelli stanno con un testicolo di fuori, mi chiedo per vendere cosa. Qual è la spettacolarità di quel momento? Solo la stupidità di chi vende le cose alla televisione. Poi ha venduto anche il dopopartita, ma lì uno c'ha cento problemi per il capello e mi chiedo: perché devo venire a parlare della partita? Io vado a casa, mi rivedo la partita e il lunedì si fa un bel a tu per tu con tutti i protagonisti. Allora ha un senso. Cioè io ti devo far sentire delle cose che poi sono sempre le stesse: domande uguali, risposte più o meno diplomatiche. Invece il giorno dopo, con la calma, dopo che uno ha visto la partita e ne ha capito i temi, ci si rende conto meglio. Voi siete dei gran paraculi, fate le domande ad hoc per cercare di colpire nel segno e cercare di far salire l'audience. Però secondo me non funziona: il calcio italiano è bistrattato, la gente normale non sa cosa è la lega, cosa è la federazione, non capiscono".