A Como è finita la magia? La squadra di Fabregas non vince una partita da due mesi
L'esame Fiorentina appariva come uno dei più difficili, d'altronde la squadra di Palladino si presentava con alle spalle sei successi di fila in Serie A, ma anche ieri è arrivata una battuta d'arresto per il Como. Dopo una partenza tutt'altro che semplice, a fronte di un mercato che li ha visti protagonisti seppure su quasi tutti nomi di seconda linea, nel mese di settembre la squadra di Fabregas sembrava aver trovato il giusto passo, ma con l'arrivo di ottobre l'incantesimo spezzato e in riva al lago si è persa un po' di magia.
L'ultima vittoria in campionato del Como, infatti, risale al 29 di settembre, il rocambolesco 3-2 con cui i lariani avevano saputo piegare l'Hellas Verona al Sinigaglia. Da quel momento al massimo pareggi (due, in casa con il Parma e sul campo del Genoa appena prima dell'ultima sosta per le nazionali) e soprattutto sconfitte, ben cinque, l'ultima delle quali ieri. Di fatto sono e saranno almeno due mesi di digiuno dai successi.
Nel post-partita mister Fabregas ha voluto comunque invitare alla calma, a non farsi prendere dalla tensione. Ricordando anche da dove parta il percorso dei comaschi: "Io capisco la realtà di chi siamo. Mi dispiace vedere i tifosi delusi, ma posso arrabbiarmi solo se i giocatori non danno il 100%. Non è questo il caso. Bisogna avere umiltà. Cinque anni fa il Como non esisteva. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha fatto due finali di Conference League e aveva vinto sei partite di fila. Bisogna avere calma, umiltà e continuare a lavorare. Prima o poi la palla inizierà a entrare". E magari tornerà pure la vittoria.