Turris, Conte commenta il -4: "Dalla società, da un certo punto di vista, non abbiamo un aiuto"
"La partita era nettamente in mano nostra, non solo nel secondo tempo ma per tutti i 90 minuti. Soprattutto dopo il gol non avevo la sensazione dalla panchina che gli avversari avessero il campo a loro favore. Quando cerchi di fare la partita ti esponi a delle ripartenze e questo lo sapevamo. Non si tratta solo di disattenzioni, ma di un po' più di cattiveria in certe situazioni, considerando la qualità che loro hanno davanti. Su questo dobbiamo migliorare. Tuttavia, oggi la squadra ha fatto una grandissima prestazione sotto tutti i punti di vista. Se analizziamo i 90 minuti, persino il pareggio ci sarebbe stato stretto. È un peccato, ma bisogna ragionare sulla prestazione e non solo sul risultato, ripartendo da quanto di positivo si è visto”: come si legge su tuttoturris.com, dopo il ko contro il Foggia, esordisce così il tecnico della Turris Mirko Conte, che ha parlato nel post gara.
Proseguendo poi: "Ora abbiamo due partite fondamentali, ma ci arriviamo con la consapevolezza di essere una squadra che ha dimostrato di avere grande carattere. La prestazione di oggi (ieri, ndr) lo conferma: i ragazzi hanno dato il massimo. La vittoria sarebbe stato il giusto premio per quanto stiamo facendo. Ripeto che ora affrontiamo due partite importanti contro squadre che sono in una situazione simile alla nostra. In Serie C non esistono gare facili, ma noi combatteremo fino alla fine. È essenziale rimanere concentrati e sfruttare tutte le risorse umane e tecniche che abbiamo, perché questa squadra ha dimostrato di avere le qualità per rimanere attaccata all'obiettivo".
Ma è chiaro che il discorso si sposta ai quattro punti di penalizzazione arrivati settimana scorsa: “Sono anche un po' stufo di dover stare a commentare tutte le volte sempre le stesse cose. In tre mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, e lo testimoniano le prestazioni e i punti in classifica, nonostante tutte le difficoltà. Da quando faccio questo mestiere, società, staff tecnico e staff dirigenziale dovrebbero essere uniti. Trovo assurdo, invece, che si debba sempre distinguere il lato calcistico dal lato manageriale o gestionale. Oggettivamente ci sono delle cose che non sono state fatte bene, e questo non lo dico io, lo dicono i fatti. Noi percepiamo questa situazione, e non è semplice: ogni giorno devi lavorare sull’aspetto mentale e motivare i ragazzi per non perdere la bussola. È un dato di fatto che dalla società, da un certo punto di vista, non stiamo avendo una mano. Non è una polemica, ma una constatazione di una situazione che conosciamo tutti. Noi però continuiamo a lavorare e cerchiamo di raggiungere i nostri obiettivi, indipendentemente dal contesto esterno”.