Roma, a giugno sarà rivoluzione: in pochi certi del posto. Via diversi 'senatori'
Dopo le illusorie vittorie contro Lecce e Braga, la sconfitta a Como ha riportato la Roma con i piedi per terra e riacceso animi che si stavano affievolendo. In particolare, scrive quest’oggi Il Messaggero, dopo i vari tecnici che si sono susseguiti nel corso della stagione, adesso nel mirino della dirigenza sarebbero finiti alcuni calciatori. La proprietà parla di cambio di mentalità e Ranieri di “mancanza di voglia”, ed è per questo che nel mercato di giugno non sembra impossibile prevedere una vera e propria rivoluzione, con tanti ‘senatori’ che - nonostante ingaggi alti che li rendono difficilmente appetibili - potrebbero salutare.
Il quotidiano fa gli esempi di Cristante, Dybala, Celik, Pellegrini, in parte anche Mancini, El Shaarawy e Zalewski, quest’ultimi due in scadenza di contratto. Anche Paredes è destinato a salutare e, verosimilmente, a tornare al Boca. Ci sono poi dei nuovi che per il momento sono già da bocciare, come Hermoso, Le Fee, Saud, Soulé, Baldanzi e probabilmente anche lo stesso Dovbyk. Coloro che invece, per il quotidiano, dovrebbero rappresentare la squadra del futuro sono Svilar, Ndicka, Pisilli e Koné.