Colpani: "Fiorentina salto in più. A Palladino carta bianca, non smetterò mai di ringraziarlo"
Da Galliani al maestro Raffaele Palladino, che lo ha accompagnato per mano tra Atalanta, Monza e ora Fiorentina. Andrea Colpani nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport ha voluto ringraziare chi gli ha permesso di esplodere ed esprimersi ai livelli odierni: "Io suo pupillo?Non mi pesa, anzi è un motivo per dare il 110% per lui e la Fiorentina. Il mister vive per questo, ha una fame incredibile, vuole allenare e vincere. Mi ha trasformato a Monza. Facevo la mezzala, Palladino mi ha portato più vicino alla porta, mi lascia libero di tentare la giocata e mi aiuta in difesa, perché prima di tutto non dobbiamo prendere gol".
Ha spiegato, poi, la scelta di trasferirsi alla Fiorentina: "Quando ha saputo di venire a Firenze, mi ha chiesto se mi facesse piacere... Gli ho detto “mister , ha carta bianca”. Non smetterò mai di ringraziarlo". E sulla decisione di abbandonare il Monza non ha esitato: "Monza è casa tuttora. Ho abitato lì. Quattro anni stupendi. Ma era giusto fare il salto in più, trovare uno stimolo diverso, poter giocare le coppe. E’ il passo giusto".
Sulla compattezza del gruppo, l'unione che funziona, per Colpani ha un valore immenso: "Qui è davvero così. Arriviamo la mattina e non c’è voglia di tornare a casa, c’è la sala giochi. Il tennistavolo con Bove che sta raggiungendo i livelli di Donati al Monza... Cavalchiamo l’onda, ma stando con i piedi per terra. Abbiamo meno individualità, ma mentalità e unione. L’Inter è la più forte di tutte, il Napoli un’insidia, come l’Atalanta di Gasperini che può essere la più tosta rivale dei nerazzurri".